Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 18 Dicembre 2017
«Basta presunti profughi al Bellevue
L’albergatore sia estromesso dai bandi»
Sabato mattina una ventina di militanti della Lega hanno manifestato davanti all’hotel. Il senatore Jonny Crosio e il responsabile enti locali, Massimo Sertori, concordi sugli interventi.
Una ventina di militanti e quasi altrettanti agenti di carabinieri e polizia sono intervenuti sabato per il presidio promosso dalla segreteria provinciale della Lega Nord, con il senatore Jonny Crosio e il responsabile per gli enti locali Massimo Sertori, davanti all’hotel Bellevue di Regoledo, che ospita poco meno di 80 profughi.
La struttura martedì scorso è stata oggetto di una retata da parte dei carabinieri che ha portato alla denuncia tra gli ospiti di tre persone per il reato penale di detenzione ai fini di spaccio e 1 per l’illecito amministrativo dell’uso personale. Il presidio organizzato ieri ha seguito di pochi giorni l’interrogazione presentata dal senatore Crosio ai ministri Minniti e Orlando sulla vicenda. I tre profughi denunciati per spaccio sono stati allontanati venerdì mattina dall’hotel in cui risiedevano, estromessi dal progetto di accoglienza. “Vitto, alloggio e droga. No grazie” riportavano ieri i cartelli con cui i militanti hanno scelto di mostrare a tutti il loro dissenso verso quanto accaduto. «È un fatto di una gravità assoluta - afferma il senatore Crosio - parliamo di un reato odioso e ovviamente da punire, a carico di presunti profughi che noi oltretutto manteniamo mentre i nostri anziani sono costretti a risparmiare anche sul riscaldamento perché vivono di pensioni insufficienti. Ribadisco non solo la necessità di espellere chi si è macchiato di questi reati ma anche di estromettere l’albergatore che gestisce la struttura da ogni bando per l’assegnazione di presunti profughi».
La gente è stanca di dover subire situazioni come questa, ha aggiungo il senatore leghista «che in provincia, tra l’altro, non sono nuove se si pensa al caso di Colorina. Non si tratta di razzismo e chi lo sostiene si nasconde dietro un dito: qui si parla di reati e di una tolleranza, o meglio sarebbe dire collusione, da parte di istituzioni che di fronte a fatti come questo chiudono gli occhi, mentre la popolazione locale giustamente è stanca di subire».
Massimo Sertori ha parlato di buonsenso «che è il contrario di tutto ciò che sta accadendo. Chi fugge dalle guerre deve essere accolto ma la procedura vigente oggi in Italia, con un iter di un anno e più prima di verificare la reale situazione di chi arriva nel nostro paese chiedendo asilo, non ha senso visto che poi si scopre al termine di questo periodo che fino all’80% di queste persone sono migranti economici. Quanto accaduto - sostiene Sertori riguardo al caso del Bellevue - è gravissimo ed è evidente che questa struttura deve essere esclusa da ogni futura possibilità di accoglienza. Il proprietario dell’albergo ha fatto i suoi interessi economici ma abbia almeno la decenza di stare in silenzio».
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