Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 12 Maggio 2016
Auditorium, minoranza sconcertata: «Stendiamo un velo pietoso»
Lo scontro Rovedatti e Ronconi sui rapporti tesi tra Comune di Morbegno e Consorzio. «In consiglio a domanda ci è sempre stato detto che filava tutto liscio».
«Veniamo a sapere dalla stampa che Comune e consorzio sono ai ferri corti e che si è arrivati addirittura agli insulti quando, sinora, ci avevano detto che andava tutto bene», afferma Paolo Ronconi della minoranza comunale Morbegno. E ancora: «Sull’intera vicenda bisogna stendere un velo pietoso», le parole di Angelo Rovedatti, dell’altra opposizione consiliare morbegnese.
Entrambi si soffermano sulla diatriba di questi giorni fra il sindaco di Morbegno, Andrea Ruggeri, e il consorzio turistico Porte di Valtellina. Una frattura, quella fra i due soggetti, che sembra ormai insanabile, tanto che martedì sera il Comune di Morbegno ha convocato per una riunione su “Morbegno in cantina” i sindaci già coinvolti nella manifestazione, quelli che potrebbero esserlo (come Talamona, Cosio Valtellino o Bema), ma non il consorzio turistico, che è sempre stato il braccio operativo della manifestazione.
«A ogni consiglio comunale domandiamo della situazione di collaborazione con Porte di Valtellina e il sindaco risponde che c’è piena collaborazione. Poi veniamo a sapere dalla stampa che, nel mese di maggio, il Comune non è soddisfatto del consorzio per la gestione dell’auditorium Sant’Antonio: ma la stagione non è iniziata a ottobre? - afferma Ronconi -. Non abbiamo mai visto una sola volta il Comune assumere una responsabilità: prima era colpa della giunta precedente, ora del consorzio. Invece ci sembra di essere di fronte a una situazione di immobilismo, a un anno zero: sulla gestione dell’auditorium cosa si è fatto di nuovo? La giunta ha proclamato l’assessore Claudio D’Agata direttore artistico unico: qual è il bilancio che si può trattare sino adesso? E le sue competenze tecniche? E sulla gestione degli spazi si sono fatte tre proroghe, due bandi andati deserti e da settembre sarà impossibile riaffidare in via diretta l’auditorium alla stessa società esterna».
Per Ronconi il caso consorzio mette a nudo «ancora una volta il totale isolamento di Morbegno dal territorio: via da Bim, Provincia e poi l’allontanamento dalla Comunità montana, ora dal consorzio. E in tutto questo l’assessore D’Agata è il grande assente, non dice nulla, nonostante sia il primo responsabile della rottura con Porte di Valtellina e della fuoriuscita dall’assessorato in Comunità montana».
È negativo sulla vicenda anche Rovedatti: «Un fiasco, come l’ultimo concerto al Sant’Antonio, ci può stare in un fitto calendario, ma non deve essere strumentalizzato. L’auditorium avrà sempre una gestione in rosso e ha bisogno di sponsor».
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