Ancora vane le ricerche del 17enne trascinato dalla corrente in Valmasino

Il sindaco ha cercato di agevolare i soccorsi contattando l’Enel per trattenere più acqua nei bacini e nelle prese a monte, ma le piogge dei giorni scorsi hanno ingrossato il torrente Masino

E’ andato sul posto subito, non appena ha saputo di quello che era successo a Cataeggio, e ha fatto tutto quello che era in suo potere per aiutare nelle ricerche del 17enne di Rho, in provincia di Milano, inghiottito dalle acque tumultuose del torrente Masino e disperso. Il sindaco di Val Masino, Pietro Taeggi, è sconvolto per il tragico incidente avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, a stento trattiene le lacrime.

Giunto in località Cornolo, a 750 metri di quota, vicino al ponte teatro dell’incidente, e resosi subito conto della gravità della situazione, si è attivato contattando Enel. «L’obiettivo - spiega il primo cittadino - era quello di trattenere più acqua nei bacini e nelle prese a monte, gestite dall’azienda energetica di Stato, così che ci fosse meno acqua nell’alveo per agevolare le ricerche dei sommozzatori dei Vigili del fuoco giunti con un elicottero da Torino. Ma, purtroppo, l’acqua nel greto ha continuato a essere tanta in conseguenza delle forti precipitazioni piovose degli ultimi giorni».

Il torrente infatti era in piena, decidere di fare il bagno si è rivelato per il ragazzo, purtroppo, un terribile azzardo. Tanti mulinelli, uno lo ha trascinato sott’acqua, e i tentativi degli amici di soccorrerlo si sono rivelati inutili, il torrente lo ha inghiottito e nella serata di oggi non è ancora stato ritrovato.

Il sindaco Taeggi si ritrova, così, a fare i conti con una nuova tragedia nel suo paese a poco più di un mese dall’infortunio durante un’esercitazione costato la vita a tre giovani militari del Soccorso alpino della Guardia di finanza.E’ arrivato il caldo, e i giovani cercano un po’ di sollievo dall’afa delle città in montagna, in riva a fiumi e torrenti, a volte anche con un bagno in acque che possono apparire “sicure”. Ma, ancora una volta, il desiderio di sfuggire al caldo asfissiante è costato caro ad un ragazzo in quella che doveva essere una giornata tra amici all’insegna della serenità.

La tragedia a Cataeggio, nel territorio comunale di Val Masino. Un gruppo di quattro ragazzi del Milanese avevano deciso di “accamparsi” in riva al torrente Masino, nei pressi del vecchio ponte. Avevano con loro un barbecue, cibo e bibite, asciugamani e coperte per sdraiarsi, godere del fresco e prendere il sole. Uno di loro, appena 17enne, residente a Rho, poco prima delle 14 ha deciso di immergersi nelle acque del torrente. Improvvisamente, però, si è reso conto di non riuscire a raggiungere la riva, la corrente era troppo forte, e le acque del Masino lo hanno inghiottito. Un amico, un giovane di 22 anni di Baggio, quartiere del capoluogo lombardo, si è tuffato nel tentativo di salvarlo, ma si è trovato anche lui in difficoltà e altri ragazzi sono riusciti a riportarlo a riva, mentre il 17enne invece spariva portato via dalla piena.

E’ successo tutto in pochi istanti, nel frattempo gli amici hanno chiesto aiuto e hanno chiamato il Numero unico di emergenza 112. Si è messa in moto la macchina dei soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco, i tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e i carabinieri della Stazione di Ardenno. I soccorritori di Areu hanno innanzitutto prestato le cure al 22enne, che nel tentativo di salvare l’amico ha riportato un trauma cranico e traumi al bacino, alla schiena e a una gamba. E’ stato elitrasportato all’ospedale Morelli di Sondalo in codice giallo, le sue condizioni sono serie ma non è in pericolo di vita.

Nel frattempo sono subito partite le ricerche del 17enne. Al lavoro anche tre elicotteri, l’AB412 del nucleo dei Vigili del fuoco di Torino con specialisti sommozzatori e i due mezzi Areu di Sondrio e Brescia. Sono stati individuati tre diversi punti del torrente in cui i soccorritori si sono divisi per portare avanti le ricerche, rese molto difficili dalla grande portata del torrente, in piena per via delle abbondanti piogge degli ultimi giorni.

Le ricerche del 17enne non hanno ancora, purtroppo, dato alcun esito. Le operazioni si interromperanno con il buio per riprendere domani mattina. Purtroppo, come è facile immaginare, sono a dir poco flebili le speranze che il ragazzo possa essere ritrovato in vita. In serata i due amici illesi del quartetto sono stati accompagnati a valle da incaricati del primo cittadino, dopo essere stati ascoltati sul posto per ricostruire la dinamica dell’incidente. I familiari del giovane sono stati informati e hanno raggiunto la Valtellina, così come quelli dell’amico 22enne rimasto seriamente ferito.

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