Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 03 Marzo 2017
Alle Acli nasce lo Sportello badanti
Domanda e offerta sono assistite
Sarà aperto un giorno al mese in via Beato Andrea a Morbegno, ma è a disposizione un numero informazioni
Via Beato Andrea, in pieno centro di Morbegno nasce lo “Sportello colf e badanti”. A creare un importante riferimento per le famiglie ma anche per i singoli che si ritrovano, spesso da un giorno all’altro con bisogno di affiancamento, come per gli operatori individuati spesso col “passaparola” è il Patronato Acli, Associazioni cristiane dei lavoratori. La loro sede morbegnese sarà aperta un giorno al mese in via Beato Andrea solo su questo servizio e per informazioni si può chiamare allo 0342.615404.
Lo sportello è rivolto, «a chi cerca lavoro come badante, 24h, giorno-notte, part time» e per le famiglie che cercano un assistente familiare. A loro è richiesto un appuntamento. Un analogo sportello esiste anche a Sondrio. Verrà creata una banca dati, verranno “incrociate” domanda e offerta, si potrà capire quale profilo professionale e attitudinale sia più confacente al contesto dei bisogni domiciliari.
Un servizio innovativo che viene presentato dal presidente delle Acli di Morbegno Danilo Ronconi. «La nostra iniziativa - ha chiarito - serve per assistere badanti e famiglie anche nel gestire aspetti amministrativi legati a questo tipo di rapporto, un legame che spesso viene sottovalutato. Ma quando uno - rimarca - ricorre all’aiuto di un’assistente chiamato badante diventa a tutti gli effetti un datore di lavoro. Noi - aggiunge - diamo supporto per rendere consapevoli le persone di questo ruolo datoriale, con un dipendete assunto che diventa, secondo le normative vigenti, subordinato, ha diritto a riposi, ferie».
Altri pregi delle funzioni di sportello saranno i risvolti operativi. «Avremo la possibilità - è stato detto dalle Acli - di conoscere gli operatori attivi, riuscendo a incrociare domanda e offerta e diventando, al contempo, interlocutori delle famiglie. Attraverso questa esperienza potremo fornire informazioni sulle specializzazioni e caratteristiche di chi svolge questo lavoro, sarà creata una banca dati. La realtà di colf e badanti - ha anche spiegato Ronconi - è diventata una sorta di “welfare” spontaneo privato, un sistema nato su dei bisogni che non trovavano una risposta nel settore pubblico, è sempre stato tutto un “fai da te”. Con questo servizio cerchiamo di dare una risposta strutturante, spesso i cittadini si trovano a scoprire all’improvviso di perdere autonomia, la salute precipita, devono affrontare forme di collaborazione domestica e noi aiutiamo a capire come farlo».
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