Alle Acli di Morbegno il concerto annullato a Traona

Traona

Il Comune sospende il concerto rock allineandosi con l’esecutivo che ha annunciato i cinque giorni di lutto e chiesto misura nelle commemorazioni per la scomparsa di Papa Francesco. Ma «eravamo disponibili a riprogrammare la manifestazione. E tutti noi oggi celebriamo convintamente il 25 Aprile e la liberazione dell’Italia dal nazifascismo» - precisa il sindaco di Traona, Maurizio Papini. Una scelta che non è andata giù alle associazioni organizzatrici della serata musicale al polifunzionale di Traona per l’ottantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia, cioè Arci Agathos, Artemis aps, Perestrojka, Assopace Palestina - Valtellina, Valtellina Arcobaleno, entrate in polemica con l’amministrazione comunale. Intanto il concerto, che ha portato sul palco la storica formazione locale dei Caven e i Mai più Inverno, si è terrà ugualmente venerdì sera, ma al Ricircolo di Morbegno grazie all’ospitalità delle Acli (Associazioni cristiane dei lavoratori Italiani)i. «Per noi delle Acli ospitare un evento commemorativo del 25 Aprile è un dovere verso i tanti uomini e donne che anche in Valtellina hanno sacrificato la loro vita per la nostra liberazione» -le parole del presidente di Acli Morbegno, Danilo Ronconi. «Il concerto – spiegano le associazioni organizzatrici - avrebbe avuto un importante valore solidale: il ricavato era destinato alla nascente “Mensa del povero” di Morbegno. Sarebbe stato anche un momento di memoria condivisa con i Caven che avrebbero voluto stringersi nel ricordo del caro amico Stefano, fisarmonicista tragicamente scomparso in montagna nei giorni scorsi». E aggiungono: «In nome del lutto per un Papa che ha sempre difeso i poveri si cancella un evento per i poveri. Si ferma un’iniziativa in un giorno simbolo della libertà in un territorio dove i partigiani hanno pagato con la vita la resistenza alla dittatura nazifascista. Il tentativo del governo è chiaro: usare il pretesto del lutto per la morte di Papa Francesco, lutto intorno al quale ci stringiamo con rispetto, per spaccare il fronte antifascista che ha sempre compreso organicamente il mondo cattolico. Cattolici che anche nella nostra valle hanno pagato un grande tributo di sangue per la Liberazione dall’infame dittatura nazifascista. E per dimostrare che non c’è alcuna rottura con il mondo cattolico, sono proprio le Acli di Morbegno a ospitare il concerto». Mentre il portavoce di Acli Morbegno sottolinea che «Ognuno di noi ha vissuto la morte di un familiare, il lutto suscita pensieri, riflessioni, ti interroga. La morte di Papa Francesco allo stesso modo interpella tutti noi, è difficile giudicare ogni tipo di scelta conseguente. Però – rimarca Ronconi - la sua morte è anche portatrice di speranza, è avvenuta l’indomani di Pasqua, la resurrezione di Cristo, è avvenuta durante il giubileo indetto da Papa Francesco proprio sulla speranza. Allo stesso modo il 25 aprile si fa memoria di un popolo che era stato provato da sofferenze, morti e lutti e che nella liberazione ha trovato motivo di speranza per il futuro del proprio Paese. Per questo ospitare l’iniziativa di oggi è un dovere per noi. È anche, a nostro parere, in questo momento di guerre e crisi umanitarie, un modo concreto per testimoniare i principi annunciati da Papa Francesco durante il suo pontificato».

La replica del sindaco

«La decisione è stata assunta dopo attenta riflessione dall’amministrazione comunale a seguito della proclamazione del lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. In coerenza con quanto disposto dalla presidenza del Consiglio dei ministri e nel rispetto della comunità cattolica e di tutte le persone profondamente turbate da questo lutto, abbiamo ritenuto doveroso annullare le manifestazioni di carattere non istituzionale». Così il sindaco Maurizio Papini a proposito dell’annullamento del concerto che si sarebbe dovuto tenere ieri sera al polifunzionale di Traona. Il primo cittadino sottolinea inoltre «Il ’clima festaiolo’ che, come evidenziato sulla locandina e dichiarato dagli organizzatori stessi, caratterizzava il concerto, sarebbe stato inopportuno nella serata che precede i funerali del Papa. Del resto, è stato lo stesso presidente dell’ Anpi Gianfranco Pagliarulo in un’intervista rilasciata a Repubblica due giorni fa a dichiarare: “Rinvieremo i concerti rock”. E sono numerosi i Comuni che hanno limitato concerti e manifestazioni non istituzionali. Questo a significare l’eccezionalità di un lutto che è coinciso con l’anniversario della Liberazione». D’altro canto l’amministrazione comunale del paese della Bassa Valle tiene a specificare di condividere «la finalità benefica del concerto, peraltro non esplicitata nella richiesta di utilizzo degli spazi comunali, ed eravamo disponibili a riprogrammare la manifestazione, come comunicato agli organizzatori». Però il sindaco non intende invece replicare «ad attacchi strumentali e a speculazioni politiche che ignobilmente coinvolgono il Papa e il suo pontificato. Papa Francesco, come è stato da più parti evidenziato, è stato il Papa di tutti e noi a tutti, nessuno escluso, abbiamo pensato rinviando il concerto. Il resto sono illazioni di bassissimo livello. E dispiace che avvengono da parte di un’associazione che il Comune da anni sostiene e con la quale collabora. Tutti noi oggi celebriamo convintamente il 25 Aprile e la liberazione dell’Italia dal nazifascismo».

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