Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 28 Marzo 2021
Al via le vaccinazioni a domicilio
Solo tre i medici disponibili
Martedì le prime somministrazioni con Moderna a casa di 1.200 sondriesi, ma almeno all’inizio si potrà andare a un ritmo di non più di 50 vaccinazioni al giorno
Iniziano martedì le vaccinazioni a domicilio dei pazienti allettati e che non hanno alcuna possibilità di raggiungere un centro vaccinale, ma sono tanti, circa 1.200 in tutta la provincia, e questa fase della campagna vaccinale anti-Covid potrebbe andare a rilento se altri medici non daranno la loro disponibilità. Al momento, infatti, ce ne sono soltanto tre.
I tempi
L’inizio della somministrazione a casa degli anziani allettati in Valtellina e Valchiavenna è senz’altro una buona notizia, anche perché finalmente si è riusciti a mettere nero su bianco un protocollo che permetta di farlo in sicurezza; ma potrebbe volerci davvero molto tempo.
«In settimana partiremo con le vaccinazioni a domicilio - spiega il dottor Marco Donnini, medico di base a Tirano e coordinatore del Centro di riferimento territoriale della medicina generale Tirano 2 -. Io inizierò con dieci pazienti martedì e altrettanti giovedì, mentre altri due colleghi vaccineranno a casa venti anziani a Morbegno e altrettanti ad Ardenno, sempre tra martedì e giovedì».
Cinquanta al giorno: è chiaro che, a questi ritmi, sarà ben lungo vaccinare 1.200 persone. Considerando che per ogni paziente bisogna mettere in contro almeno 45 minuti e che al momento non sono molto i medici disposti a somministrare le dosi di Moderna a chi non rientra nella propria cerchia di pazienti.
«La procedura ovviamente non è molto snella, come è giusto che sia per garantire la sicurezza di chi riceve il vaccino - prosegue il dottor Donnini -. Innanzitutto dovremo recarci nelle abitazioni in due, un medico e un infermiere. Dovremo far firmare, come accade anche nei centri vaccinali, il consenso informato, controfirmato da due operatori sanitari. Ci sarà poi da compilare la scheda relativa all’anamnesi del paziente, insomma la sua storia clinica, oltre alla scheda vaccinale. Al termine della somministrazione, in base alla storia clinica del paziente, si dovrà attendere dai 15 ai 30 minuti per valutare l’insorgere di eventuali reazioni avverse. Se queste dovessero essere particolarmente serie, la sicurezza del paziente sarà garantita dalla presenza del medico e dallo “zaino delle emergenze” che porteremo sempre con noi. Se non dovesse bastare, verrà contattato il 112».
Tempi lunghi, quindi, tanti pazienti e carenza, al momento, di medici disposti a partire con questa nuova fase della campagna vaccinale riservata agli over 80.
«Sono circa 1.200 le persone che non possono in alcun modo raggiungere il centro vaccinale, completamente allettate, non solo con problemi a deambulare - spiega Marco Donnini -. Settimana prossima si riuscirà a vaccinarne circa una sessantina, ci vorrà tempo. Al momento, purtroppo, molti medici sono disponibili a vaccinare a domicilio solo i propri pazienti e non altre persone, servirà un maggior numero di dottori a disposizione per poter completare la vaccinazione degli allettati in tempi non troppo lunghi».
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