A Teglio cittadinanza onoraria
alla memoria per Ernesto Ferrero

Per lo scrittore torinese, editore, critico, traduttore, narratore, direttore dal 1998 al 2016 del Salone del libro, venuto a mancare il 31 ottobre 2023, il paese valtellinese era una seconda patria

Per Ernesto Ferrero – scrittore torinese, editore, critico, traduttore, narratore, direttore dal 1998 al 2016 del Salone del libro, venuto a mancare il 31 ottobre 2023 – Teglio era una seconda patria. Diceva, riprendendo le parole della moglie Carla Sacchi, che «non esiste paese in tutto l’arco alpino come Teglio che ha un cuore verde nel centro del paese e un catino verde tutto attorno. Amava molto passeggiare, conosceva tutti i luoghi attorno a Teglio, i boschi e le frazioni meglio di me. Andava a camminare tutti i giorni e arrivava sempre con qualche piccola sorpresa; potevano essere due castagne, un fiore, una foglia per i suoi nipoti; parlava di un animale che aveva incontrato o di una baita che aveva fotografato». Il suo attaccamento era grande per questo paese e lo ha dimostrato animando, con la sua intelligenza profonda, numerose attività e associazioni culturali. Ed, ora, Teglio lo ha voluto ringraziare e ricordare con un’intera giornata – quella di domenica 11 agosto – promossa e sostenuta dal Comune, da tutti i sodalizi in cui ha operato e dalla Banca Popolare di Sondrio.

Momento clou è stata la consegna della cittadinanza onoraria alla memoria da parte del sindaco Ivan Filippini in fascia tricolore, approvata all’unanimità in consiglio comunale il 28 dicembre 2023, «per l’intensa attività volta a far crescere, sostenere e promuovere le attività culturali di Teglio – si legge sulla pergamena - e per la costante disponibilità e le numerose partecipazioni alle iniziative che hanno visto il coinvolgimento dei nostri cittadini e dei nostri studenti». Filippini, che non ha avuto modo di conoscere lo scrittore personalmente, ha però rimarcato un aspetto condiviso da tutti: quello dell’umiltà di Ferrero che, «nonostante fosse un intellettuale e personaggio di spicco della cultura italiana si rapportava con tutti con gentilezza e semplicità».

Emozionata la moglie Carla Sacchi, originaria di Teglio, accompagnata dalla figlia Silvia (Chiara, l’altra figlia, non ha potuto essere presente), che ha ringraziato tutti quanti hanno voluto la giornata in memoria del marito. Ma c’è di più: Silvia Perlini, responsabile della biblioteca comunale “Elisa Branchi” ha annunciato la costituzione in biblioteca del Fondo Ferrero, con una raccolta delle opere dello scrittore. E davvero nelle parole - quelle parole che Ferrero sceglieva, misurava e poi regalava senza che nessuno potesse non rimanerne ammaliato - si è entrati dapprima con un omaggio a Teglio con la lettura da parte di Paolo Valli di due poesie dialettali di Bruno Besta e poi con l’intervento dell’attore Giuseppe Cederna che ha interpretato un brano tratto dal delizioso libro “Storia di Quirina, di una talpa e di un orto di montagna” (illustrato da Paola Mastrocola) pubblicato nel 2014 e che appartiene alla tradizione delle favole di Esopo, Fedro, La Fontaine; una favola, con carattere di «moralità», ambientata a Teglio, che rimanda a due nomi quello di Primo Levi e i suoi racconti di animali e quello di Italo Svevo con “La coscienza di Zeno”.

In apertura della giornata, che ha voluto essere una «festa» come ha detto la moglie Carla, l’intervento di Gino Ruozzi, già docente di letteratura italiana dell’Università di Bologna, introdotto a Teglio proprio da Ferrero.

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