Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 16 Settembre 2015
A Talamona la prima classe senza zaino in Valtellina
Prima esperienza di questo tipo di «scuola nuova»: via i banchi, al loro posto tavoli dove si lavora a gruppi. Via le “lezioni frontali”, l’attenzione non converge più solo sull’insegnante ma si dispiega su diversi poli e “richiami” formativi.
Novità da Talamona per la didattica mandamentale e provinciale. Ieri al primo richiamo della campanella, nella primaria del paese si è attivata, la prima “classe senza zaino” della Valtellina. Prima esperienza di questo tipo di «scuola nuova»: via i banchi, al loro posto tavoli dove si lavora a gruppi. Via le “lezioni frontali”, l’attenzione non converge più solo sull’insegnante ma si dispiega su diversi poli e “richiami” formativi.
Ci sono i laboratori: arte, matematica, manualità, storia, antropologia con i fossili, e musica. Non manca anche una piccola cucina dove la classe sperimenterà piccole preparazioni gastronomiche, e “l’agorà” angolo dell’aula dove si potrà discutere, leggere e consultare una piccola biblioteca: rilassarsi, fare conversazioni, accogliere ospiti. La “classe senza zaino” sta già facendo discutere tutta la Valtellina. «Iniziamo quest’anno e con una prima – ha chiarito l’assessore all’Istruzione di Talamona, Lucica Bianchi – su un progetto avvincente e pilota, che sta coinvolgendo e appassionando il paese e l’amministrazione. Abbiamo a Talamona, la prima “classe senza zaino” di tutta la provincia, la scuola è iniziata, e siamo onorati di tenere a battesimo questo nuovo “sistema didattico”, ci accostiamo a un’esperienza meravigliosa».
L’esperienza Senza Zaino nasce nel 2002 in contesti scolastici a Lucca per poi diffondersi in Toscana e nelle varie regioni d’Italia, realizzando un’originale iniziativa che collega ad oggi più di 50 istituti che raccolgono più di 80 scuole. In un modello pedagogico condiviso che ha colto tutte le opportunità offerte dalla legislazione in merito, creando sul normale percorso scolastico una prospettiva innovativa. Ora questo approccio formativo approda a Talamona sotto la supervisione della dirigente Eliana Giletti e sotto l’impulso delle maestre Flavia Zanchi e Sandra Salini. Tutta la scuola e il paese sono al lavoro. «Il primo segnale concreto di adesione al progetto – ha ancora spiegato l’assessore – è rappresentato dall’abbandono dello zaino, pesante e “nemico” dei bambini, e che verrà sostituito da una semplice e leggera borsa di tela da portare a tracolla per trasportare un quaderno con i compiti a casa. L’istituto di Talamona ha il merito di essere il primo in Valtellina a pensare di tradurre in pratica quei valori e fondamenti che caratterizzano il “Senza zaino”. Questi valori si collegano a una visione della scuola che viene definita “globale”, l’aula di classe, gli arredi, i tempi, la didattica concorrono a rendere più piacevole e più fruttuoso il momento dell’apprendimento. L’apprendimento si trasforma e tutti stanno vivendo questo passaggio: i genitori hanno lavorato per approntare la nuova aula sperimentale: c’è chi ha montato le mensole, dipinto gli scaffali. I genitori si sono fatti carico di costruire questa aula».n
Danilo Rocca
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