Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 04 Agosto 2015
A Sacco un tesoro appena riscoperto e ora aperto a tutti
I volontari che hanno recuperato la casa parrocchiale del ’700 hanno presentato i lavori. L’accademia di Como ha restaurato parte delle 73 tele
Un patrimonio artistico composto da 73 tele da recuperare, restaurare e valorizzare e l’impegno dei volontari di un piccolo centro montano per ridare lustro a un tesoro della storia locale.
Ieri mattina a Sacco, frazione di Cosio Valtellino in Valgerola, è stato aperto al pubblico il risultato degli interventi, che hanno portato, da una parte, alla sistemazione dell’antica casa parrocchiale del centro abitato, risalente al diciottesimo secolo e, dall’altra, al restauro di circa la metà delle tele che costituiscono la “quadreria di San Lorenzo” e che rappresentano il patrimonio artistico custodito fino ad oggi nelle chiesette distribuite sul territorio del paese e nella chiesa parrocchiale, che ad oggi ospita alcune delle principali e più imponenti opere. «Il lavoro di un folto gruppo di volontari - spiega Elisa Ronconi che ha seguito da vicino gli interventi in favore del recupero di questi beni storici e artistici - ha permesso di riaprire e rendere fruibile l’appartamento che nei decenni passati fu del parroco e che ora è in grado di ospitare i sacerdoti che si trovano periodicamente ad officiare le funzioni a Sacco».
Un lavoro lungo diversi anni, che ha permesso di recuperare spazi di valore dell’antico edificio, valorizzarne il giardino, il primo piano, che ospita le sale dell’appartamento, il piano superiore con l’antica pavimentazione in legno che era stata soffocata da ristrutturazioni più recenti. È in questa sede che trova spazio una sorta di museo che tale non è, visto che viene definito “deposito conservativo” essendo, come spiega Elisa Ronconi, «uno spazio adeguato ad ospitare il risultato del restauro delle tele del 1700 e dei rari esempi di opere del 1600, che costituiscono il patrimonio artistico raccolto dalle chiesette di Sacco e restaurate dall’Accademia di belle arti “Aldo Galli” di Como nell’ambito di un progetto che ha interessato al momento circa metà dell’intera collezione locale».
La prospettiva, oltre che l’intento della parrocchia che sostiene i costi del lavoro in atto, è quello di poter arrivare a completare il restauro dell’intero patrimonio della quadreria dedicata al santo cui è intitolata la chiesa principale di Sacco. Tra le tele, sono numerose quelle frutto di donazioni da parte di migranti del paese verso il porto di Napoli (zona da dove provengono le opere di maggior pregio) e Genova. Da qui provengono alcune delle tele di maggior pregio, alcune già restaurate e alcune ad oggi custodite nell’abside della chiesa parrocchiale. Insieme al restauro a cura dell’accademia di Como, è in atto uno studio per ricostruire la storia e l’origine di queste opere.
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