Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 18 Agosto 2016
A Roma per lavoro, ma il cuore è qui
Stasera al ristorante La Brace a Forcola la cena dei convalligiani che sono emigrati nella capitale
L’esodo iniziò nel 1861 ed è proseguito fino al 1950 in prevalenza da Civo, Ardenno, Dazio e Valmasino
Un popolo in cammino, che percorre ogni anno a ritroso la strada che conduce, dalla «città del lavoro», la metropoli in cui si vive, la capitale, ai luoghi delle radici. Si realizza anche quest’anno, questa sera alla Brace, nel ristorante di Forcola, la festa d’agosto e cena conviviale della Famiglia Valtellinese. I Valtellinesi di Roma si ritrovano seduti davanti ai tavoli, insieme alle autorità provinciali, ai parenti che vivono tra Sondrio, Livigno, Chiavenna, agli amici, per il rincontro e i saluti. La cena è fissata per questa sera, ma le centinaia di valtellinesi emigrati fin dal 1861 verso la capitale, partiti da Civo, Mello, Dazio, Biolo, Valmasino, Ardenno sono già da settimane, e alcune famiglie da mesi nei paesi, nelle seconde case, a soggiornare, trascorrere l’estate, ricongiungersi con i parenti. Arrivano a Caspano, Roncaglia, Ca’ del Picco, Naguarido, nelle frazioni, sfalciano, coltivano l’orto, si rivedono, fanno vita di paese.
Ampio servizio e foto su La Provincia di Sondrio in edicola il 18 agosto
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