A Morbegno il 19 e 20 ottobre arriva la 117a edizione della Mostra del Bitto. Evento di riferimento per l’intera provincia, manifesto della produzione agroalimentare, la più longeva tra le rassegne valtellinesi, la Mostra del Bitto si prepara alla sua 117esima edizione, in programma a Morbegno sabato 19 e domenica 20 ottobre. Confermata nella sua formula che unisce esperienze di gusto e scoperta della tradizione, diffusa nel suo dispiegarsi in tutto il centro città, è pronta a stupire con interessanti novità, nuova tappa di un percorso evolutivo che prosegue anno dopo anno. La Mostra del Bitto avrà il suo centro in Sant’ Antonio, tra la piazza, l’auditorium e i chiostri: negli stand ospitati all’interno delle caratteristiche casette in legno si potranno incontrare i produttori locali che metteranno in mostra prodotti agroalimentari e creazioni artigianali. Lungo l’intero triangolo cittadino composto dalle vie Vanoni, Nani e Garibaldi, i visitatori potranno ammirare stand, assaggiare e acquistare prodotti, eccellenze provinciali e regionali, in un’atmosfera di festa garantita da musica e animazione itineranti.
«La Mostra del Bitto è il nostro vanto, la manifestazione che più di ogni altra rappresenta la nostra identità culturale e che valorizza il territorio in tutte le sue peculiarità - afferma il presidente della Comunità montana Valtellina di Morbegno Maurizio Papini -. Diamo valore e visibilità al lavoro dei tanti agricoltori e allevatori attraverso un pubblico riconoscimento e promuoviamo le nostre eccellenze agroalimentari, a cominciare dai formaggi. Sarà un momento importante di incontro e di confronto per uno dei comparti strategici dell’economia provinciale, ma anche un evento strategico per il turismo, fondamentale per i visitatori che richiama come per i suoi risvolti dal punto di vista della promozione del territorio e dei nostri prodotti. Il sostegno degli enti pubblici riuniti nel Comitato organizzatore certifica la centralità della Mostra del Bitto per l’intera provincia, uno degli eventi più conosciuti e apprezzati fuori provincia». È una Mostra del Bitto che svela le sue carte calando gli assi, con la sapiente regia di Simona Nava e della sua agenzia Sviluppo Creativo.
Una due giorni del gusto, ma non solo, com’è usuale da molti anni a questa parte per evento che ha anticipato le tendenze, inaugurando un modello di fruizione esperienziale aiutata in questo da un contesto cittadino di pregio, tra Palazzo Malacrida, l’antica chiesa di Sant’Antonio oggi auditorium e i suggestivi chiostri, piazza San Giovanni. Gli elementi di innovazione si inseriscono nella formula tradizionale incidendo in particolare sui percorsi di degustazione per trasformare la visita in un’esperienza, per fissare ricordi che agiscono sui comportamenti di acquisto. A emergere in un programma al solito ricco, con animazione, folclore, laboratori e giochi, sono le degustazioni, cresciute ulteriormente in numero e in varietà, che diventano esperienze immersive nell’arte, nella letteratura, nel teatro e nella musica in contesti scenografici, ad accrescere l’interesse nei confronti dei prodotti tipici presentati.
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