Società e Costume
Giovedì 12 Agosto 2010
Wikileaks non molla la presa
Nuovi documenti sull'Afghanistan
Il sito fonadto dal giornalista Juliana Assange anuncia la messa in rete di altri 15mila testi top secret sulla guerra, in base al principio della trasparenza assoluta. Ma stavola oltre alle critiche del Pentagono si uniscono quelle di "Reporter senza frontiere" e di alcune associazioni umanitarie
NEW YORK - Julian Assange ha dichiarato che WikiLeaks è pronta a pubblicare gli ultimi 15.000 documenti.
L'organizzazione starebbe infatti per mettere online la restante parte delle informazioni riservate sulla guerra in Afghanistan che ancora non aveva pubblicato. WikiLeaks aveva già reso pubblici 77.000 documenti che hanno scatenato forti polemiche non solo negli Stati Uniti ma anche fra le organizzazioni per i diritti umani, spaventate dalle possibili ritorsioni che i cittadini afghani che hanno collaborato con le forze Nato potrebbero subire.
Il Pentagono stesso aveva risposto alla pubblicazione dei documenti segreti dichiarando che potrebbero mettere in pericolo le vite dei soldati in Afghanistan e chiedendo a WikiLeaks di non pubblicare altre informazioni riservate.
E anche dopo questo nuovo annuncio un portavoce della massima istutuzione militare americana ha detto che i nuovi documenti che stanno per essere pubblicati potrebbero avere conseguenze ancora più gravi per la sicurezzanazionale e per l'esito della guerra in Afghanistan.
Tuttavia Assange sembra non avere intenzione di rinunciare: il suo motto rimane quelo della trasparenza assoluta. La sua scelta ha sollevato le critiche anche di "Reporters Without Borders" ("Reporter senza
frontiere"), che l'ha definita "incredibilmente irresponsabile".
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