Società e Costume
Giovedì 05 Maggio 2011
Fotografia: a Milano convegno
sul rapporto con il cinema
Un convegno alla Fondazione Forma di Milano per fare il punto sul rapporto tra la fotografia e il cinema. L'appuntamento con «Cinema e fotografia: Due linguaggi a confronto», realizzato in collaborazione con Festival Filmaker e curato da Luca Mosso e Dario Zonta, è fissato per il 6 e 7 maggio nello spazio di piazza Tito Lucrezio Caro a Milano
«Il cinema - spiegano i curatori - non esisterebbe senza la precedente invenzione della fotografia eppure la fotografia dipende enormemente dal cinema con cui ha scambiato tecniche narrative, ispirazioni estetiche, uso della luce, evocazioni di atmosfere. Questi due linguaggi hanno avuto e hanno tuttora un eccezionale scambio ormai pluridecennale che ha prodotto e produce stimoli interessantissimi alla creatività dei registi e ispirazione al lavoro dei fotografi. In più - nell'ultimo periodo - le apparecchiature tecniche utilizzate si assomigliano sempre più fino - in molti casi - a diventare la stessa "camera" digitale capace di realizzare con obiettivi intercambiabili immagini fisse e in movimento».
«Grandi registi sono nati fotografi o hanno la fotografia come passione, grandi fotografi sono stati o sono diventati registi: basti pensar a Tornatore e Wenders o dall'altra parte a Cartier-Bresson e Corbjin per fare esempi distanti nel tempo. Entrambi questi linguaggi poi hanno uno stretto legame con la letteratura, da cui traggono idee, soggetti, sceneggiature, atmosfere e con cui scambiano interpretazioni, complicità, visioni del mondo».
«In questo convegno piuttosto che il continuo e funzionale scambio tecnico che avviene sul set, dal fotografo di scena al direttore della fotografia al tecnico delle luci, ci interessa indagare l'intenso e obiettivo rapporto che esiste e accomuna questi due linguaggi, prendendo anche ispirazione da un libro recentemente uscito in Francia: «L'Image d'après», che prende le mosse da una espressione coniata da Henri Cartier-Bresson per definire il cinema in rapporto alla fotografia. Per il fotografo il cinema è sempre l'immagine che viene dopo, un modo particolare di definire la progressione ma anche la differenza tra immagine fissa e in movimento».
Il convegno si articola su due giornate, tra "lezioni-interviste" con tre grandi protagonisti del cinema italiano, tre interventi mirati con protagonisti della fotografia e del cinema sperimentale e 4 proiezioni speciali o in anteprima.
© RIPRODUZIONE RISERVATA