Società e Costume
Venerdì 12 Agosto 2011
Attenti alla medusa Carybdea:
è in Adriatico e fa molto male
Aumenta l'allarme per la massiccia presenza di meduse nel mare Adriatico. IN particolare ne è stata notata una specie, lontana parente di vespe assassine dell'Australia. In questo caso la medusa però è meno pericolosa, ma le sue punture fanno male
Alla vigilia di Ferragosto è questo il responso della campagna "Occhio alla medusa", che il mensile Focus ha lanciato insieme all`Università del Salento e il Cnr-Ismar invitando i cittadini a segnalare le meduse lungo le coste. Dall`inizio dell`estate il Meteo Meduse di Focus ha avuto quasi 2.000 segnalazioni, grazie alle quali si possono aiutare i ricercatori che ne studiano abitudini e movimenti, creando un mappa aggiornata in tempo reale spiaggia per spiaggia della presenza delle meduse.
"In Adriatico si evidenzia la presenza massiccia di Carybdea - dice Ferdinando Boero dell`Università del Salento a Focus. Già l`anno scorso avevamo ricevuto molte segnalazioni, ma quest`anno la Carybdea è la vera padrona dell`Adriatico. E questo è il fatto più eclatante della nostra campagna. Nell`Adriatico questa specie è sempre stata rara, si tratta di un cubozoo, la stessa classe delle micidiali vespe di mare australiane, che uccidono. La Carybdea, invece, infligge punture dolorose i cui effetti passano presto senza lasciare grandi segni".
Nel Tirreno invece si nota la presenza della Pelagia, soprattutto nel Mar Ligure, "ma non in quantità enormi come nel 2010 - prosegue Boero. E la Rhizostoma. Aspettiamo il boom di Cotylorhiza, che da due estati è arrivato in contemporanea per tutta la costa, da fine luglio a inizio agosto".
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