«Per la faccenda di Roma abbiamo la necessità di combattere costantemente, anche se il clamore dei primi giorni ora si è affievolito – commenta Radaelli – Per il nostro circuito ora le cose stanno andando molto bene, grossi problemi come in passato la questione del rumore, non ce ne sono più. A parte questo neo del gp nella capitale. Alcuni giorni fa mi sono messo in contatto con un gruppo di romani che non vede di buon occhio l'organizzazione di una manifestazione che sconvolgerebbe l'assetto cittadino. Un po' per i fondi, che essi dicono impossibili da trovare, un po' per le pesanti ripercussioni viabilistiche, il gruppo di romani si sta opponendo fortemente al progetto. Per noi è molto importante poter contare su questi 'alleati': si pensa che il gp possa essere organizzato nel mese di agosto: ma come è possibile pensare che poi a settembre il carrozzone si trasferisca a Monza?».
A settembre saranno invitati alcuni rappresentanti del gruppo romano per mostrare l'impatto del pubblico in occasione di un gp. Intanto, per mantenere viva la battaglia, l'associazione Amici dell'Autodromo ha da poco rinnovato il suo consiglio direttivo confermando, oltre a Radaelli, Pietro Mazzo come vice presidente Onorario, Luigi Monguzzi come vicepresidente, Tullio Chiesi come segretario, Bruno Ferrero come tesoriere, Patrizio Gaviraghi in qualità di pr, Fabrizio Ciceri come addetto stampa e Roberto Summer come direttore di Monzasprint. L'associazione, che esiste dal 1977, raccoglie ogni anno circa 2500 iscritti in tutta Monza e in Brianza.
Sabrina Arosio
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