Motori
Venerdì 19 Marzo 2010
Accordo tra Sias ed Ecclestone
Formula 1 a Monza fino al 2016
Monza - Gare all'Eur, l'Ue giudica ammissibile l'emendamento della Lega che vieta le gare di Formula 1 in circuiti cittadini. Claudio Viganò, presidente della Sias, ammonisce: "Vinta solo una battaglia, non la guerra". Intanto Allevi ha inviato una lettera a Berlusconi per scongiurare l'attuazione del progetto dell'Eur...
L'affondo di Allevi. Prima uscita ufficiale anche per il commissario di Aci Milano, Massimiliano Ermolli, catapultato al centro di un turbinio di soddisfazioni ma anche di polemiche. Sì, perché nel giorno dei grandi sorrisi non sono mancate nemmeno le parole più ruvide. A dispensarle è stato direttamente Allevi, in aperta polemica con l'Aci Milano e il vice presidente Sias, Michele Nappi. "La nostra è una mezza vittoria", ha subito gelato gli entusiasmi. "Ci sono state due cose negative, in tutta questa vicenda: l'impossibilità dell'ingresso di Aci Milano nel Comitato Insieme per l'autodromo e il fatto di non aver potuto ancora inviare la lettera congiunta al Presidente del Consiglio. Questo, perché il consiglio comunale non ha ancora potuto deliberare l'ingresso nel Comitato stesso. Perciò invito nuovamente il sindaco Mariani a convocare un consiglio straordinario per deliberare l'adesione. La scadenza è quella del 28 marzo, quando in autodromo arriverà il campionato Superstars, sponsorizzato da Roma Formula Futuro di Flammini. Mi recherò in autodromo, quel giorno, e strapperò tali sponsorizzazioni, che giudico inaccettabili. Non passeremo da cornuti e mazziati". Bocciando la tempistica sul commissariamento di Aci Milano e il suo successivo "immobilismo", Allevi ha poi aggiunto: "Senza attendere altre adesioni, ho scritto di mio pugno a Silvio Berlusconi" una lettera che cita testualmente che "per scongiurare un simile accadimento (quale l'eventuale Gp di Roma), mi rivolgo a lei signor Presidente affinché in qualità di garante degli interessi unitari della nazione, come già efficacemente dimostrato in altre occasioni, intervenga a tutela di quel patrimonio di tradizioni, valori e competenze che è costituito dall'autodromo di Monza e dal suo Gran premio d'Italia".
''Vinta una battaglia, non la guerra''. Come Allevi, anche Viganò sottolinea come sia stata "vinta una battaglia, ma non la guerra", perché di fatto la minaccia di un evento all'Eur risucchierebbe in maniera letale le risorse economiche di Monza. Che, come testimoniato dall'approfondita analisi della Camera di commercio brianzola, valutano in una perdita complessiva di 16 milioni di euro le conseguenze di una Formula 1 nella capitale. "Ma ora il valore e l'intangibilità del Gp d'Italia a Monza non è più in discussione, né politicamente né da un punto di vista giuridico", ha precisato Ermolli.
L'emendamento. Intanto, la commissione Politiche Ue ha dichiarato ammissibile l'emendamento, presentato dai tre deputati della Lega tra cui Paolo Grimoldi, che richiamandosi alle normative di inquinamento acustico, vieta le gare di Formula 1 e di Formula 3000 in circuiti cittadini ad esclusione degli autodromi. "Come avevamo promesso faremo di tutto per fermare lo scippo" ha spiegato Grimoldi. "Ora che il nostro emendamento è stato giudicato ammissibile, staremo a vedere, dopo tante chiacchiere, cosa faranno i rappresentanti del nord di Pd e Pdl. Per questo diciamo no al Gran premio di Roma, sia esso speciale, una tantum o promozionale".
Formigoni, ribadendo la richiesta formale presentata dalla Regione al governo per negare finanziamenti pubblici all'evento romano, ha anche rinnovato la necessità di una regia in grado di tutelare le eccellenze del Paese. "Anche perché, di fronte all'ipotesi di due Gran premi, non possiamo essere tanto presuntuosi da credere di riuscire dove gli altri hanno miseramente fallito".
Stefano Arosio
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