Presentata guida ‘Piazzola sul Brenta. Paesaggi’, di Federico Rampin e Martina Toniolo


(Arv) Venezia 10 set. 2024 - È stata presentata oggi, a palazzo Ferro Fini, la guida ‘Piazzola sul Brenta. Paesaggi’, di Federico Rampin e Martina Toniolo, a cura della Fondazione G. E. Ghirardi Onlus e di Ekta Aps, Cleup edizioni, 208 pagine, illustrazioni di D. Bellino, fotografie di R. Tavoni, cartografia di R. Ballabani.
Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha introdotto la presentazione, sottolineando che “la guida, che ha una forte impronta divulgativa, è dedicata alla valorizzazione della città di Piazzola sul Brenta e dei suoi paesaggi. La pubblicazione è curata dall’associazione Ekta Aps e dalla Fondazione G.E. Ghirardi Onlus; mi piace, in particolare, ricordare la figura di Giordano Emilio Ghirardi, una personalità poliedrica, capace di unire cultura scientifica e genialità, soprattutto un pioniere nel settore farmaceutico, un intellettuale moderno, in grado di coniugare assieme le esigenze dell’economia reale con la necessità di innovare per poter competere sul mercato internazionale. Ghirardi ha saputo recuperare e valorizzare villa Contarini, regalandone una nuova vita”.
Giorgio Orsoni, presidente della Fondazione G. E. Ghirardi Onlus, ha ripercorso i momenti storici cruciali attraversati da villa Contarini, a partire dal ‘600, quando signore era Marco Contarini, che accoglieva i potenti ospiti stranieri, facendo della villa stessa un importante luogo di aggregazione, vocato allo sviluppo delle arti musicali e della cultura in generale. Nell’800, la villa venne gestita dalla famiglia Camerini, che impresse alla struttura una veste moderna, coerente con i tempi della nuova industrializzazione, dando impulso ad attività molto importanti, come la filanda, lo sviluppo dell’agricoltura e la valorizzazione paesaggistica. Purtroppo, le devastazioni prodotte dalla Prima e dalla Seconda Guerra Mondiale lasciarono pesantemente il segno e la villa venne acquistata e ristrutturata da un imprenditore farmaceutico, Giordano Emilio Ghirardi, folgorato dalla sua bellezza. Ghirardi fece della villa la sede di rappresentanza di una importante industria farmaceutica (Simes) ma, da grande umanista quale era, fu capace di fare sintesi degli aspetti culturali e industriali che avevano rispettivamente caratterizzato le prime due gestioni. Ora Villa Contarini è di proprietà della Regione del Veneto, ma la Fondazione, proprio in accordo con la Regione, continua a occuparsi della valorizzazione della struttura e del territorio circostante”.
“Credo che questa guida testimonierà nel tempo le bellezze di Piazzola e del suo territorio – ha chiosato il presidente Orsoni- Come Fondazione Ghirardi, sentiamo il forte impegno di valorizzare la villa e il contesto in cui essa è ubicata, salvaguardando e promuovendo le bellezze paesaggistiche, ma anche mantenendo l’eredità lasciataci dall’operosità delle persone che si sono succedute nel corso dei secoli nella gestione della villa”.
Dino Cavinato, direttore della Fondazione G. E. Ghirardi Onlus, ha ricordato che la guida “ha il patrocinio della Regione del Veneto e si pone l’obiettivo di mettere in relazione Villa Contarini con il proprio territorio, salvaguardandolo e valorizzandolo. Un territorio che nel tempo ha conosciuto una continua evoluzione, caratterizzata dalla presenza di più Signorie. La guida contiene documentati riferimenti storici, ma si pone come punto di riferimento culturale per le nuove generazioni. Vogliamo incrociare le letture di più generazioni impegnate nel tempo ad offrire una rappresentazione attuale e completa del nostro territorio. Anche per questo, abbiamo voluto valorizzare il lavoro di due giovani autori: Martina Toniolo e Federico Rampin”.
Martina Toniolo, coautore, ha posto l’accento sul fatto che “la guida è scritta a quattro mani, ma è frutto di un lavoro di squadra: quella dei volontari di Ekta Aps. Abbiamo valorizzato l’importante lavoro di archivio e di studio di cui disponevamo già, a partire dall’origine della città di Piazzola sul Brenta. La nostra pubblicazione pone al centro i luoghi, senza dimenticare che questi sono fatti e vivono attraverso le persone che li animano. Come associazione siamo convinti che più si fanno conoscere i luoghi, più questi vengono rispettati dalle persone: questa, in sintesi, è la nostra mission”.
Federico Rampin, coautore, ha spiegato il metodo di lavoro adottato nella stesura della guida. “Abbiamo scelto di ricercare elementi che rendessero la città di Piazzola sul Brenta unica, non nel senso campanilistico del termine, ma cercando l’identità, ovvero tutto ciò che fosse profondamente ‘piazzolese’. Siamo partiti dal concetto di paesaggio e dalla sua definizione più classica, ovvero come ‘parte del territorio con le sue dinamiche naturali e artificiali, così come viene percepita dalla popolazione. E la percezione trasferita nella guida è quella del nostro gruppo di lavoro. Abbiamo cercato di evidenziare e rendere riconoscibile la coerenza con la quale il territorio si è evoluto nel corso dei secoli, fino all’epoca moderna, a partire dall’uso di determinati materiali e dalle scelte architettoniche effettuate”.
“La guida è articolata in tre sezioni – ha aggiunto Rampin – Il paesaggio monumentale, fatto di ville e chiese; il paesaggio agro industriale, improntato sul valore ‘lavoro’; il paesaggio naturale, che gravita attorno al fiume Brenta”.

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