La congiuntura economica del secondo trimestre 2024 nel Veneziano e nel Polesine

Venezia - Rovigo, 08 agosto 2024

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE MASSIMO ZANON

“È veramente importante l’attività di ricerca che porta ad esaminare tempestivamente l’evolversi delle tante realtà che costituiscono la nostra economia veneta” afferma Massimo Zanon, Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, in relazione ai dati raccolti grazie all’indagine VenetoCongiuntura relativa al secondo trimestre 2024.

E continua: “Noi offriamo i dati: al decisore pubblico, nazionale e regionale, per le proprie possibilità e funzioni prenderne atto ed attuare, se del caso, le eventuali contromisure. Registriamo, con un sospiro di sollievo, come le dinamiche congiunturali confermino una sostanziale tenuta e più ancora come le imprese guardino al prossimo trimestre con moderata fiducia.”

“La demografia d’impresa, per Venezia e Rovigo, - spiega Massimo Zanon - presenta risultati certamente accettabili (più per Venezia che per Rovigo) misurati nell’arco di un decennio ed avuto riguardo a quanto accaduto nel ’20 e nel ’21. Ciò significa che continuano ad esserci, nel territorio delle nostre province, persone che hanno voglia di fare impresa, che creano il proprio lavoro, per sé e per i collaboratori, affrontando le sfide del mercato. L’augurio è che fatturati e redditi compensino in modo adeguato lo sforzo imprenditoriale ed il rischio connesso.”

“Il nostro territorio – conclude il Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo - ha, peraltro, la chance del turismo per il quale, più ancora che per gli altri settori, i conti si fanno alla fine in quanto la stagionalità, soprattutto per il balneare, risente anche dell’andamento climatico.”

CONTESTO ECONOMICO

Nonostante l’incertezza causata dal protrarsi dei conflitti nell’Europa orientale, nel Medio Oriente e la crisi del Canale di Suez, i primi mesi del 2024 hanno confermato la tenuta delle principali economie mondiali. A livello regionale, nonostante i dati rivelino un quadro ancora debole dell’attività manifatturiera, la spinta proveniente dalla domanda estera lascia sperare in un graduale recupero della produzione industriale, con differenze settoriali marcate. 

In questo contesto, l'industria veneziana e l’industria rodigina segnano andamenti mediamente migliori, rispetto alle variazioni regionali, nel secondo trimestre del 2024. Anche le aspettative degli industriali veneziani e rodigini sono più ottimistiche rispetto al resto delle province venete. 

In base ai dati dell’indagine VenetoCongiuntura di Unioncamere Veneto, su un campione di 2174 imprese manifatturiere venete con più di 10 addetti, di cui 72 con sede a Rovigo e 217 con sede a Venezia, nel secondo trimestre 2024 l’industria veneziana e rodigina tiene rispetto al trimestre precedente.

Nel secondo trimestre del 2024, la produzione industriale regionale registra su base congiunturale una variazione destagionalizzata del -0,5% (+2,2% la variazione congiunturale grezza). La variazione su base annua della produzione manifatturiera segna una diminuzione del -1,2%.

A trainare, in provincia di Venezia , sono il settore dell’agroalimentare, in particolare il vitivinicolo, e i macchinari. In flessione, invece, il settore moda. La produzione è in lieve crescita rispetto al trimestre precedente (+0,5% congiunturale destagionalizzato), ma registra una lieve contrazione (-0,2%) rispetto al II trimestre 2023. Il fatturato totale aumenta a livello tendenziale del 2,2%, e anche gli ordinativi segnano variazioni positive: il mercato interno è in crescita dell’1,1% e quello estero del 2,5%. In miglioramento rispetto al trimestre precedente il grado di utilizzo degli impianti, che si attesta al 68%, e i giorni di produzione assicurati, che a fine trimestre si attestano a 60 (erano 54).

Il 41% degli imprenditori prevede un aumento della produzione con un saldo positivo di 11 punti percentuali tra ottimisti e pessimisti. Le prospettive per il fatturato sono di incremento per il 41% degli imprenditori, con un saldo positivo di 9 punti percentuali.  Con riferimento agli ordini prospettive più ottimistiche verso il mercato estero, in aumento per il 46% degli intervistati, rispetto al mercato interno per il quale il 38% degli imprenditori prevede un aumento e il 33% una stabilità, con un saldo di 9 punti percentuali sulle previsioni di diminuzione. 

A Rovigo , la produzione è in lieve contrazione nel confronto congiunturale destagionalizzato (-0,5%), ma registra un +0,1% a livello tendenziale, sostenuto dal settore agroalimentare e dalla gomma e plastica. Segnali di difficoltà dai settori collegati ai prodotti in metallo. Il fatturato registra una contrazione tendenziale contenuta al -0,4%. Per quanto riguarda gli ordinativi, si registrano andamenti differenziati tra il mercato interno (in diminuzione dell’1,3%) e quello estero (in crescita dello 0,2%). Il grado di utilizzo degli impianti si riduce al 59% e diminuiscono i giorni di produzione assicurati a fine trimestre che passano dai 59 del primo trimestre 2024 a 44. 

Per quanto riguarda la produzione: il 48% degli imprenditori prevede un aumento, il 23% una diminuzione; il 29% una stazionarietà. Le prospettive per il fatturato sono di incremento per il 47% degli imprenditori, in notevole diminuzione rispetto alle previsioni del trimestre precedente. Con riferimento agli ordini prospettive meno ottimistiche sia verso il mercato interno che verso quello estero: la quota degli imprenditori prevede un aumento si attesta al 31% degli intervistati, al di sotto della media regionale.


DEMOGRAFIA D’IMPRESA

Anche rispetto ai dati sulla demografia d’impresa al II trimestre 2024, all’interno di una di sostanziale stabilità , si evidenzia una differenziazione di andamento tra le province di Venezia e Rovigo .

A fine giugno 2024, le province di Venezia e di Rovigo contano 118.764 localizzazioni attive , di cui 89.379 sedi di impresa e 29.385 unità locali. Su base annuale si segnala una lieve flessione, -0,2%, con 258 localizzazioni attive in meno rispetto al 2° trimestre del 2023 (-0,1% per Venezia, -0,7% per Rovigo), influenzata da una contrazione delle sedi d’impresa dello 0,7% (-641 unità), non compensata dall’aumento delle unità locali dell’1,3% (+383 unità). Rispetto al trimestre precedente, si osserva invece un aumento dello 0,4%, corrispondente a +466 unità.

Tra le sedi di impresa prosegue la contrazione delle società di persone (-3,5%) e delle imprese individuali (-1,2%), mentre le società di capitali crescono del 3% nel confronto annuale (+3,1% per Venezia e +2,7% per Rovigo). All’interno di questa categoria le SRL che aumentano di 397 unità (+2,2%), le SRLS di 249 unità (+7,4%) e le SPA rimangono invariate.

Con riferimento alla dimensione , le microimprese (imprese che hanno tra 0 e 9 addetti), che costituiscono il 93,8% delle sedi d’impresa attive, sono in diminuzione dell’1% (-1% per Venezia e -1,2% per Rovigo), mentre si segnala l’incremento del 4% per le imprese tra 10 e 49 addetti, il calo dell’1,1% per le imprese tra 50 e 99 addetti e l’aumento del 13,5% delle imprese con più di 100 addetti (+14,2% per Venezia e +10,9% per Rovigo). A tal proposito si segnala l’aumento del 3,5% degli addetti alle localizzazioni presenti nei due territori (+4% per Venezia e +1,7% per Rovigo), che si traduce in un incremento di 13.114 occupati in valori assoluti.

Le imprese artigiane , che ammontano a 24.121 unità, registrano un calo dello 0,1% (-21 unità) rispetto ai primi sei mesi del 2023; se allarghiamo il confronto al medesimo periodo del 2014 si registra, però, una perdita di 2.409 unità, pari a -9,1%. 

Le imprese a conduzione femminile diminuiscono dello 0,5% (-99 unità) rispetto a giugno 2023, e dell’1,1% (-224 unità) nel confronto decennale.

In calo le imprese giovanili , che contano 85 localizzazioni in meno rispetto al medesimo periodo del 2023, con un decremento dell’1,3%; più negativo il confronto con giugno 2014, rispetto al quale si registra una perdita di 1.234 unità (-16,2%).

Un aumento tendenziale sostenuto caratterizza le sedi di impresa a conduzione straniera , che contano 505 ulteriori unità (+4,5%) nel confronto su base annuale; forte crescita anche sul 2014, con +3.302 unità, pari a +39,4%.

Dando uno sguardo al bilancio sulla nati-mortalità di impresa , le iscrizioni tra gennaio e giugno 2024 sono diminuite del 4,2% rispetto a quelle dello stesso periodo del 2023, mentre le cessazioni non d’ufficio sono cresciute del 9,1%. Il saldo risulta di conseguenza negativo per 67 unità.

 

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