CRV - Festival Internazionale della Musica in Veneto

(Arv) Venezia 7 giu. 2023 -   “Quella di ieri è stata una serata storica per la musica della nostra Regione. A Recoaro è stata affidata una grande responsabilità, quella di aprire il primo Festival Internazionale della Musica in Veneto. Se ogni evento inaugurale rappresenta un biglietto da visita, quello di Recoaro ha avuto una doppia valenza: ha alzato il sipario su una manifestazione unica nel panorama musicale e ha dato il via ad un calendario di appuntamenti musicali e culturali che attraverserà i prossimi sei mesi, terminando il 16 dicembre a Jesolo”.

Così il Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Roberto Ciambetti partecipando ieri sera a Recoaro alla prima della serie di appuntamenti concertistici del Festival Internazionale della Musica in Veneto, quest’anno alla sua prima edizione e promosso da 17 Comuni delle 7 provincie venete.

“Il merito del maestro Alberto De Piero, ideatore e direttore artistico di questo festival, è quello di aver pensato alla musica, alla cultura e all’arte con lungimiranza e in modo trasversale, rendendo accessibile, democratico e comprensibile a tutti il linguaggio delle note. Un linguaggio che va oltre i confini regionali per assumere un respiro internazionale, come dimostra la presenza del King’s College Symphony Orchestra di Londra. Si ripete spesso che la musica non conosce frontiere né confini, che si fa capire da tutti: questo Festival ne è la prova. Il Veneto è terra di musicisti: se il primo pensiero va a nomi illustri come Vivaldi, Salieri, Malipiero, Luigi Nono, la storia della musica non sarebbe stata la stessa senza le figure di Gioseffo Zarlini, grande teorico musicale del Rinascimento, e Andrea Gabrieli, compositore e organista che lasciò un segno nella musica cinquecentesca con le sue toccate per organo”, ha proseguito Ciambetti.

“Le buone idee non hanno futuro, tuttavia, se non trovano realizzazione pratica: un ruolo fondamentale è stato quello svolto dai sindaci e dalle amministrazioni locali che hanno accolto e sostenuto questa iniziativa, ospitandola non solo nei teatri ma anche nelle chiese, nelle ville, nelle piazze, trasformando la musica in uno strumento di valorizzazione dei luoghi e del territorio. E’ da eventi come questi che possiamo imparare molto, non solo in termini di contenuti ma anche dando vita a nuove modalità di lavoro, che rafforzino sempre più lo spirito di collaborazione tra enti, a più livelli, dal piccolo comune alla Regione”, ha concluso il Presidente.

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