(Arv) Venezia 20 giu. 2023 - “Curiosità sulla lingua, sui personaggi, sui luoghi, sui fatti: sono le pillole di Cultura Veneta contenute in “Veneto e Veneti”, un “bignami” della nostra regione scritto dal bassanese Marco Zonta. Un libro scanzonato, ironico, con un linguaggio leggero tradotto in inglese, in spagnolo e in portoghese per le comunità venete sparse nel mondo, ma è anche uno strumento prezioso per noi che invece in Veneto viviamo, per capire meglio chi siamo”. Milena Cecchetto , Consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, introduce con queste parole il libro “Veneto e i Veneti” di Marco F. Zonta, autore bassanese studioso di Storia e Cultura, e sottolinea: “Zonta ha fatto della cura e della diffusione della cultura veneta la sua ragione di esistere: ha fondato con questo scopo l’associazione “Cea Venetia” per divulgare e a promuovere la Storia e la Cultura Veneta tra i giovani Veneti, in Italia e nel Mondo, attraverso l’utilizzo del multimediale”.
“Questo libro è espressione della gratitudine nei confronti dei nostri vecchi” spiega Zonta, parlando rigorosamente in lingua veneta, così come pure in lingua veneta è il video di Giorgio Gozzo, “Na dedica ai me posti”, e il brano del rapper Herman Medrano “Emigrassion”, proiettati nel corso della conferenza. “La nostra lingua - prosegue l’autore - riconosciuta dall’UNESCO, è come il sangue che gira attorno alle vene della cultura: se la perdiamo, perdiamo l’anima. E così l’associazione “Cea Venetia” vuole valorizzare e promuovere la cultura per i ragazzi, i “tosi”, veneti ma non solo veneti. Abbiamo un patrimonio artistico e culturale immenso, anche se ci descrivono come ubriaconi e bestemmiatori, siamo la terra di Vivaldi, Tiziano, Canova. Siamo la prima regione per volontariato. Dovremmo sentire tutti l’obbligo morale di conoscere le nostre radici”.
“Attraverso le pillole offerte nel libro - continua Cecchetto - Zonta offre al lettore curioso indicazioni, notiziole, sintesi che aiutano a capire meglio la nostra cultura e realtà, andando oltre agli stereotipi. “Veneto e Veneti” mi ricorda l’abito di Arlecchino, con tanti colori messi assieme e capaci di creare un’armonia magica”.
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