«Sos futuro Ambiente e sostenibilità»

Una mostra dedicata alla Terra con le opere di Valerio Righini

«Anche se forse sta perdendo la pazienza, il pianeta lancia un sos ancora fiducioso che si possa prendere coscienza e sopperire alla nostra voracità e previdenza». Parte da qui l’analisi di Luisa Gazzi per approfondire i temi della mostra “SOS futuro: ambiente e sostenibilità” promossa da Automobilistica Perego, per i 110 anni di fondazione, con le opere dell’artista Valerio Righini a palazzo Perego in piazza Marinoni a Tirano.

«Seppure il termine “sostenibilità” - soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura - sia ormai entrato nella comunicazione sociale fino ad essere di moda, non pare se ne comprenda appieno quanto sia urgente l’appello a preparare un futuro - immediato non astratto - di uso consapevole, razionale ed equo delle risorse ancora a disposizione – afferma Gazzi, curatrice dell’esposizione -. La mostra con le opere di Valerio Righini e le modalità con cui le abbiamo reintitolate al nostro scopo svolge alcuni temi relativi all’ambiente e alla convivenza». Ragioni di utilizzo dello spazio espositivo hanno consigliato di segnalare con adesivi murali di diversi colori le opere da apparentare tra loro: i quadrati blu parlano del mare, quelli celesti dell’aria, quelli verdi delle montagne, quelli antraciti dei detriti di cui l’uomo sta caricando il pianeta, gli arancioni della comunità di abitanti del pianeta. Alcune opere non sono segnalate. Riguardano il “prima”: la sfera del mito, dei culti primordiali, delle divinità protettrici, degli eroi, dei libri, delle verità rivelate. «Le opere raccolte in cicli non sono di stampo illustrativo: non mostrano, lasciano libere interpretazioni ma certo la loro reintitolazione, introducendo punti di vista nuovi, crea un filo narrativo che forse agevola la riflessione o magari sollecita qualche ricordo personale – prosegue la curatrice della mostra -. Grande risalto pensiamo debba avere il tema della comunità: sono gli uomini ad avere in mano la possibilità - e la responsabilità . di approntare un pianeta più abitabile e con più equità distributiva. Infine l’invito al viaggio, che si riannoda all’attività dei promotori della mostra, come momento di conoscenza sul posto, scevra di pregiudizi e soprattutto come occasione di incontro e di dialogo. Ci è piaciuto concludere il percorso della mostra abbinando ad opere di sintesi dei temi trattati alcune poesie di autori e toni diversi. C’è chi dice che l’arte e la poesia salveranno il mondo: sarebbe troppo bello».

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