«Metto in scena la mia ossessione per il tennis»

Tutti Jannik Sinner per una sera potremo provare ad essere mercoledì 6 novembre al Teatro Sociale di Sondrio, alle 20,45. Giocando contro una parete di plexiglas insieme a Paolo Valerio nella «festa», come la definisce l’attore e tennista, che concluderà lo spettacolo teatrale (fuori abbonamento) “Il muro trasparente. Delirio di un tennista sentimentale”. Una serata per gli sportivi e i non sportivi, per chi ama lo sport e il teatro. Sul palcoscenico Max, il protagonista interpretato da Valerio, affronta la crisi della sua vita come ha sempre fatto: giocando a tennis.

La particolarità di questo spettacolo sta indubbiamente nel muro trasparente che divide l’attore dal pubblico. Come è venuta questa idea?

Parte da una semplice passione per lo sport – risponde Valerio -. Fin da bambino gioco a tennis. Da ragazzo, poi, lo sport è talmente importante che lo si associa al mondo della scuola e delle amicizie. E, soprattutto, lo sport ti insegna i tuoi limiti e a perdere. E poi c’è l’altra passione: quella per il teatro. Ad un certo punto ho pensato di unirle ed è nato un progetto prima drammaturgico, e poi portato sul palcoscenico, in cui racconto la passione-ossessione per lo sport accanto a un’altra passione-ossessione per l’universo femminile. Quindi questa è una storia di un innamoramento che è parallelo alle difficoltà dell’agonismo sportivo.

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