la giocondA
perduta
di villa sommariva

9 giugno 1828 - Partenza per Como alle quattro del pomeriggio. In vettura con me ci sono due giovani, non militari, entrambi con tanto di mustacchi. È la moda del momento, in Italia. Difficile immaginare come un poco di peluria sotto il naso possa conferire un tono a un qualsiasi imbecille.

Mentre ci stiamo avvicinando a Como, un viaggiatore mi fa notare la torre del Baradello. È in cima a un’altura, illuminata dal chiaro di luna. Questo monumento dei furori civili e delle rivoluzioni del Medioevo, che svetta tra gli alberi che lo circondano, produce un certo effetto. È in questa torre che fu imprigionato e morì in una gabbia di ferro (nel 1278), dopo un supplizio di diciannove mesi, Napoleone della Torre. La sua sconfitta, ad opera dell’arcivescovo di Milano, Ottone Visconti, pose fine alla signoria dei Torriani e segnò l’inizio del dominio dei Visconti.

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