I civici? Votano sparsi e si turano il naso

Elezioni Le scelte di chi non ha in tasca tessere di partito: Gattinoni per il Pd, Ripamonti e Valsecchi con Calenda. Boscagli e De Capitani fedeli al centrodestra, Fasoli preferisce il Terzo Polo. Ciresa indeciso tra Lega e FdI

«Voterò loro, ma...». E in quel “ma” c’è quasi sempre un deserto di promesse, una galassia di delusioni politiche. Che, spesso, camminano sulle gambe degli uomini (una tornata, questa, letteralmente invasa dai paracadutati e “ingrata” verso i rappresentanti lecchesi), ma anche tra le fragilità dei partiti.

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E così, in mezzo alle sicurezze un po’ trionfanti di chi fa campagna con la tessera di partito in tasca, ci sono anche i mille dubbi, le delusioni, il “turarsi il naso” dei civici locali. Ossia dei tanti amministratori e rappresentanti che, tuttavia, camminano sulle strade della politica senza tessere di partito. Tra loro (almeno tra i più conosciuti in città), poche certezze e molti dubbi.

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