Pensioni pronte al sorpasso: «Più lavoro e popolazione per invertire la tendenza»

Occupazione Dal 2028 anche il Nord rischia il disequilibrio contributivo Zabeo, Cgia di Mestre: «Sostegni a mamme, famiglie, minori al più presto»

Non solo il sorpasso del numero di pensioni su quello degli stipendi, già avvenuto al Sud. A preoccupare sul futuro del sistema previdenziale sono anche il calo delle ore complessive lavorate, il basso livello degli stipendi medi, la precarietà dei contratti con relativi buchi contributivi che penalizzano i lavoratori di oggi e (già da ora e ancor di più in futuro) i pensionati.

«Sotto occupazione, invecchiamento denatalità, lavoro nero i fattori di crisi»

Ne parliamo con Paolo Zabeo, responsabile dell’ufficio studi della Cgia di Mestre che nei giorni scorsi ha diffuso un’indagine elaborata dalla Cgia di Mestre su dati Inps e Istat che mostra come nel giro di pochi anni anche il Nord dovrà fare i conti con gli equilibri pensionistici visto che entro il 2028 usciranno dal mercato del lavoro 2,9 milioni di italiani per raggiunti limiti di età e fra loro 2,1 milioni sono oggi occupati nel Centro-Nord.

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