«Non si spinga sul salario. E in cambio più welfare»

L’analisi Mauro Califano, HR manager di Rodacciai (800 dipendenti) «Congiuntura non semplice, è saggio puntare sugli accordi aziendali»

«Nella congiuntura che attraversiamo è meglio contenere alcune richieste salariali del sindacato in sede di rinnovo contrattuale, spingere molto sui contratti aziendali e cercare un riequilibrio facendo leva sulle possibilità reali che hanno le imprese del territorio», afferma Mauro Califano, Hr director di Rodacciai, azienda della famiglia Roda con 800 dipendenti in Italia, a proposito della nuova tornata di rinnovo contrattuale che si è aperta per il settore metalmeccanico.

Il manager ritiene «giusto che si mettano sul piatto richieste economiche» motivate dalla necessità di recuperare parte del salario perduto nel tempo in un Paese come l’Italia, fanalino di coda in Europa per crescita ed entità dei salari. «Ciò nel principio – sottolinea Califano – se si considera la questione nel confronto con i salari europei. Ma stringendo sul contesto italiano, ci sono situazioni specifiche, fra cui il costo elevato dell’energia, che grava parecchio sul settore metalmeccanico, che in termini generali è un po’ in affanno, con una situazione di mercato non buona».

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