La terra attrae gli under 40: tiene il numero di imprese

L’incontro A Chiuro la giornata di confronto dei giovani imprenditori Il caso di Davide Codazzi: attività di famiglia e 200mila follower sui social

Giovani protagonisti dell’agricoltura di domani sia come produttori che consumatori. Sono state dedicate a loro le due iniziative messe in campo dalla Coldiretti: “Coldiretti New Gen”, evento organizzato a Chiuro per mettere le nuove leve al centro di un confronto che nasce da esperienze raccontate dal vivo e la giornata di chiusura del percorso didattico “Agricoltura in classe”.

Il trend

Testimonianze, ma anche consigli e strategie sono stati infatti il filo rosso dell’incontro di Chiuro pensato dalla Coldiretti per affrontare il futuro e provare a costruire l’agricoltura di domani. Partendo dal fatto che, secondo il rapporto 2024 Agricoltura e giovani, nonostante l’andamento demografico negativo e il generale invecchiamento della popolazione italiana, che hanno determinato la perdita di oltre due milioni di giovani con età tra 15 e 39 tra il 2013 e il 2022, le imprese agricole giovanili si sono ridotte molto meno rispetto alle pari età dell’industria alimentare, della ristorazione e dell’economia nel complesso, a dimostrazione di come la questione del ricambio imprenditoriale sia trasversale a tutti i macrosettori economici e del fatto che l’agricoltura, nonostante tutto, mantenga un buon potere di attrazione di giovani leve.

Importante anche per questo dar voce alle loro testimonianze. Quella di Michele Boscacci, ad esempio, campione di scialpinismo con la passione-mestiere dell’allevatore, che per il suo futuro al di fuori delle piste da sci (quando sarà: prima ci sono le Olimpiadi) vede un’azienda agricola, magari vocata alla produzione di latte. Oppure quella di Davide Codazzi, impegnato nell’impresa agricola di famiglia Adda Vegia, ma divenuto nel tempo anche influencer-star da oltre 200mila follower. Proprio lui ha raccontato le potenzialità di social ed e-commerce, rimarcando anche il valore di mettersi in gioco, sviluppare competenze ma anche rilanciarle da chi già le ha: «Se non sapete fare qualcosa, qualsiasi cosa, non abbiate timore di farvi aiutare, perché il vantaggio sarà reciproco» il consiglio che ha dato ai ragazzi.

Giovanni Bellei, delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa, ha rimarcato il valore aggregativo dell’organizzazione, i cui giovani si scambiano esperienze e idee in una sorta di vivaio di talenti. A tracciare le conclusioni finali, dopo tutti gli interventi moderati dal direttore Giancarlo Virgilio, è stato il presidente di Coldiretti Sondrio Sandro Bambini che ripercorrendo le tappe della sua esperienza di imprenditore agricolo ha invitato i giovani «a non smettere di sognare e credere nelle proprie potenzialità». «Io sono presidente di Coldiretti Sondrio da quasi un anno – ha ricordato -, un traguardo che non avrei mai sperato di raggiungere, invece è successo». 

Ad ospitare l’evento è stata la casa vinicola di Luca Balgera (vicepresidente di Coldiretti Sondrio) a Chiuro, che i presenti hanno potuto visitare a fine giornata. Non sono mancati gli interventi di saluto del sindaco Tiziano Maffezzini e del parroco don Andrea Del Giorgio, che è anche consigliere ecclesiastico di Coldiretti Sondrio.

Il futuro dell’agricoltura, alle nuovissime generazioni è stato dedicato l’appuntamento di venerdì a Sondrio a conclusione del percorso didattico di Agricoltura in classe, attivato di concerto con l’Ufficio scolastico provinciale, con tappa in decine di scuole della provincia e il coinvolgimento di centinaia di studenti. Oltre 300 di loro provenienti da tre plessi scolastici hanno messo il sigillo all’oratorio del Sacro Cuore con diversi laboratori a cura delle Donne Impresa di Coldiretti, dei giovani imprenditori e dei soci: quello su latte e formaggi a cura di Lucia e Roberto Giacomelli, quello di Veronica Baruta sul miele, poi il team di “scarellatrici” guidato da Gabriella Bersani (pizzoccheri) e quello su orticole e aromatiche a cura dell’agronomo Diego Fascendini. Una mattinata intensa, divertente e allo stesso tempo formativa.

La formazione

«Il nostro obiettivo – dice Virgilio – è contribuire alla formazione dei consumatori consapevoli di domani attraverso attività educative e divertenti capaci di stimolare la conoscenza e la curiosità riguardo al cibo sano e all’agricoltura».

Virgilio ha sottolineato l’importanza di rendere le nuove generazioni sempre più consapevoli del mondo che le circonda, valorizzando l’ambiente agricolo, apprezzando le eccellenze territoriali e comprendendo l’impegno necessario per produrle.  «Anche quest’anno – aggiunge Bambini -, il nostro progetto di formazione didattica nelle scuole ha proseguito il suo percorso, rinnovandosi con l’introduzione di strumenti multimediali e dimostrando ancora una volta di fare la differenza. Acquisire conoscenza sul cibo che mangiamo, comprendere il legame con il territorio e conoscere le aziende che lavorano per garantirci un’alimentazione sana e corretta è un’esperienza educativa davvero preziosa».

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