«Staffetta generazionale: pochi i giovani candidati»

Massimiliano Bruni, pro rettore allo Iulm, si sofferma sulla carenza di manodopera con cui si scontrano le imprese «Nelle aziende il trasferimento delle competenze dai tecnici esperti ai ragazzi diventa sempre più difficile»

Il mercato del lavoro soffre di una carenza di candidati da inserire nelle aziende soprattutto per professioni tecniche. Ma la continuità delle imprese può essere salvaguardata con più formazione, con l’inserimento di manodopera immigrata e soprattutto integrando il più possibile fra loro le due categorie di nuove generazioni: quella dei lavoratori e quella dei nuovi imprenditori che subentrano alla guida delle imprese.

È il passaggio generazionale perfetto in grado di dare lunga vita alle imprese secondo Massimiliano Bruni, professore del dipartimento di business, diritto, economia e consumi dell’Università Iulm e prorettore con delega ai rapporti con le imprese.

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