Si corre ai ripari, all’estero «Favorire di più la carriera»

L’allarme La Regione cerca 3 mila professionisti, per lo più in Sud America Il presidente dell’Ordine: «I corsi ci sono, non le opportunità lavorative»

L’assessorato al Welfare regionale spera entro fine anno di assumere dall’estero e in particolare dal Sud America 3mila infermieri per fare fronte alle gravi carenze del sistema sanitario pubblico. Nel Lecchese l’Ordine degli infermieri calcolava dopo la pandemia un fabbisogno di almeno 300 professionisti per dare respiro ai nuovi servizi territoriali e domiciliari in partenza, un numero con ogni probabilità ormai superato alla luce dei pensionamenti e delle fuoriuscite verso l’estero e il settore privato. Detto che anche altre realtà, dagli ospedali convenzionati alle Rsa, avrebbero bisogno di nuovi infermieri. Le nuove vocazioni però mancano, per compensare si sta cercando anche di introdurre nuove figure sanitarie ibride, non senza qualche interrogativo.

«Le nostre paghe sono, in Europa, le più basse: urgono investimenti»

I “gettonisti”

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