Lo stage anticipa il lavoro, ma va progettato bene

Massimo De Giuseppe è il nuovo preside della facoltà di Arti, Moda e Turismo dell’Università Iulm di Milano «Il nostro sistema funziona ed il punto di partenza è la selezione rigorosa delle aziende che ospitano gli studenti»

Il nostro sistema degli stage funziona perché lo costruiamo insieme alle imprese. E molto spesso gli stage si rivelano un ottimo mezzo per future assunzioni in azienda». Lo afferma Massimo De Giuseppe, professore dell’Università Iulm delegato del rettore all’Inclusione e disabilità e al counseling psicologico oltre che, col nuovo anno accademico, nuovo preside della Facoltà di Arti, Moda e Turismo.

A gestire gli stage all’interno di una realtà come Iulm è l’Ufficio Career Service e Rapporti con le imprese. L’università promuove stage in Italia e all’estero all’interno di un network che oggi conta più di 11 mila imprese. Nello specifico, nell’arco dello scorso anno, sono stati 1.500 i tirocini attivati dall’università, 4.521 nell’ultimo triennio. Tra il 2021 e il 2023 sono state complessivamente 976 le proposte di assunzione al termine del periodo di stage. In sostanza, di frequente, lo stage è una vera e proprio anticamera del lavoro.

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