L’innovazione digitale I mercati sono più vicini

Tecnologia L’esperienza alla Mario Frigerio di uno studente del Politecnico Gli strumenti di connessione consentono un rapporto continuo con i clienti

«Questo progetto ha un potenziale incredibile». Così Pedro Luis Bacelar De Santos sintetizza l’esperienza nel contest organizzato da Digital industries world association con Fondazione Politecnico di Milano e Politecnico di Milano-Dipartimento di Ingegneria gestionale-Manufacturing Group che quest’anno coinvolge cento studenti su progetti di innovazione 4.0 attraverso l’alta tecnologia e finalizzati a potenziare le possibilità di business industriale.

Pedro arriva da San Paolo del Brasile, dove si è laureato in Ingegneria meccatronica, vive a Milano e da sette mesi è impegnato in uno stage nell’azienda “Mario Frigerio SpA” di Molteno arrivato proprio nell’ambito del progetto che lo vede impegnato al Politecnico in team con altri studenti.

Percorso

«Volevo specializzarmi in innovazione avanzata e quindi sono venuto in Italia per iscrivermi al Politecnico, al corso di laurea in Ingegneria gestionale, in un percorso legato a Industria 4.0 e innovazione. Ora – aggiunge – sto preparando la tesi per la laurea magistrale».

Al netto della parte più accademica Pedro ha sempre lavorato anche su progetti di sviluppo tecnico e spiega così il percorso che dal progetto di Digital Industries World lo ha portato alla “Mario Frigerio”.

«Un anno e mezzo fa ero impegnato in università su un progetto hi-tech e nel frattempo il Politecnico ha reso noto il progetto sul 4.0 che si realizza con la piattaforma di Digital Industries World (piattaforma che integra, con strumenti low-code, IoT, Cloud computing, Industrial Edge e con l’elaborazione dei dati li trasforma in servizi per l’Industria 4.0, nda). Quindi – puntualizza -: noi avevamo il nostro progetto hi-tech e l’iniziativa di Digital Industries World poteva metterci a disposizione la piattaforma. Abbiamo unito le due cose. Così mi sono inserito nel contest con la prima fase nel 2022 e la seconda terminata nel 2023, per un totale di circa sei mesi di lavoro al netto della presentazione finale». Il team di lavoro era composto da 5 studenti del Politecnico dei corsi di laurea in Ingegneria gestionale, Automazione, meccanica e Computer science.

«L’incontro con l’azienda Frigerio – aggiunge Pedro - è stato molto positivo, avvenuto attraverso i partner dell’iniziativa fra cui c’era un rappresentante della ’Mario Frigerio”, Andrés Cartagena Ruiz, col quale ci siamo confrontati sui dettagli del progetto, ma ancora non si era parlato di una possibilità di lavoro. La proposta di lavoro è stata condivisa con gli ultimi cinque gruppi che hanno vinto la sfida, ne sono seguiti alcuni colloqui. In definitiva – aggiunge - durante il contest si è realizzata una sinergia molto interessante perché il lavoro che adesso svolgo alla Mario Frigerio è molto legato a ciò che abbiamo sviluppato nel contest. Durante lo stage mai avrei immaginato che Andrés Cartagena Ruiz sarebbe diventato il mio capo in azienda».

Impianti

Con la sua attività nelle macchine per la produzione di fili e cavi l’azienda lecchese ha un alto tasso di ingegneria e di utilizzo di impianti ad alta tecnologia: «La Mario Frigerio – sottolinea Pedro - un’azienda allo stesso tempo tradizionale e molto innovativa. L’azienda al suo interno ha voluto creare il dipartimento Mflx per avere la possibilità di sviluppare innovazioni su soluzioni digitali. Tutto ciò è molto legato a quanto fatto nel progetto universitario su Industria 4.0, trovo questo aspetto molto stimolante. Ora – conclude - lavoro sulla gestione di prodotti digitali, sull’IoT e su tutto ciò che è legato a un certo ecosistema digitale. È una parte di lavoro di ricerca e sviluppo ma anche di collaborazione con startupper che possono offrire delle soluzioni anche per noi, in modo da poter essere più veloci nell’utilizzo delle innovazioni. C’è dunque una parte di ricerca ma anche una parte operativa finalizzata al business».

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