Imprese e tecnologie 5.0, «più competenze interne»

Intervista a Emanuele Marcianò, Ceo del Gruppo Dune Tech Companies che si occupa di consulenze software. «Saperi in evoluzione, anche i corsi universitari sono a rischio obsolescenza». Una case history di innovazione

Milano e Cosenza legate da una collaborazione ad alto tasso di innovazione: accade grazie a Gruppo Dune Tech Companies, che si occupa di consulenza professionale e sviluppo di software, inclusa l’AI, di IT Staffing e di Corporate Venture Capital in start-up. Il Ceo Emanuele Marcianò, nel convegno “I sottomarini non nuotano: cosa è davvero l’intelligenza artificiale e come funziona” organizzato dal Banco Desio nella propria sede il 30 settembre scorso, è intervenuto sul tema di come formare e reperire personale di alta formazione tecnica, nel contesto di un’inevitabile crescita del ricorso all’intelligenza artificiale come strumento di lavoro.

Come l’adozione dell’AI può essere accessibile alle pmi con budget e risorse limitate?

Ogni grande innovazione tecnologica ridefinisce gli scenari competitivi, e lo stesso avverrà con un’innovazione così pervasiva come l’Intelligenza Artificiale. Nasceranno nuove imprese, e imprese oggi esistenti moriranno, se non sapranno gestire il cambiamento. Nuovi leader emergeranno e alcuni di quelli vecchi declineranno, mentre le rispettive quote di mercato si modificheranno. Non è tanto l’introduzione di tecnologie come ChatGPT a far perdere terreno, ma piuttosto la capacità di utilizzarle al meglio. Questo vale per qualsiasi innovazione tecnologica. Un’azienda senza AI, in futuro, sarà come un’azienda oggi senza software o senza Excel: ci saranno eccezioni, ma la maggior parte di coloro che tarderanno o sbaglieranno l’adozione rischierà di trovarsi in una posizione di svantaggio competitivo. L’intelligenza artificiale sarà uno strumento competitivo fondamentale.

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