«In senso didattico il Made in Italy deve essere un’attività laboratoriale, con tanto lavoro fatto uscendo dalle aule, andando sui territori e fra le imprese per tante prove pratiche, come facciamo noi in università Iulm, con i ragazzi del nostro master».
Mauro Ferraresi, professore di sociologia della comunicazione e responsabile del corso di laurea in Moda e industrie creative (oltreché direttore del Master di management e comunicazione del Made in Italy, qui spiega come, all’atto pratico, trasmette ai suoi studenti la conoscenza e l’esperienza sul Made in Italy. Ferraresi, interpellato per una relazione dalla X Commissione del Senato nell’istruttoria della legge per il Made in Italy ci dice anche perché «il programma del nuovo Liceo del Made in Italy non convince».
© RIPRODUZIONE RISERVATA