
Ansa Tecnologia
Martedì 25 Marzo 2025
Venezia, entro il 2150 rischio inondazioni oltre i livelli del Mose
Venezia
e la sua
laguna
potrebbero essere di nuovo a
rischio di inondazioni
entro il 2150
perché il
livello del suolo
potrebbe
abbassarsi
e quello del
mare
potrebbe
superare le capacità del MoSe
, progettato per proteggere Venezia dalle acque alte fino a una differenza di tre metri fra il mare aperto e la laguna. Lo indicano gli scenari elaborati nella ricerca internazionale coordinata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e
pubblicata
sulla rivista Remote Sensing.
Basate sull’analisi delle
proiezioni più aggiornate
sui
cambiamenti climatici
elaborate dell’ Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) e sui
dati geodetici
, le analisi hanno permesso di proiettare i livelli del mare attesi per la Laguna di Venezia fino al 2150, fornendo mappe dettagliate dei
possibili scenari
di inondazione per il
2050
, il
2100
e il
2150
, in
assenza di sistemi di protezione
della laguna da livelli del mare più alti di oggi.
Finanziata dal ministero dell'Università e Ricerca, la ricerca indica inoltre che
l'aumento del livello del mare
nella l
aguna veneta
avviene da
tempi storici
e che la sua
vulnerabilità
oggi è
amplificata
dagli effetti del
cambiamento climatico
e dal
continuo abbassamento del livello del suolo
(
subsidenza
), che raggiunge valori
fino a 7 millimetri l'anno
. Le aree più basse della laguna risulterebbero quindi maggiormente esposte al rischio di allagamento, con implicazioni critiche per le infrastrutture costiere e le attività economiche.
“Gli scenari delineati suggeriscono che è necessario
intraprendere prima possibile
degli
aggiornamenti alla pianificazione territoriale
e ai
piani di
rischio
da parte dei decisori politici e degli enti locali, con
azioni concrete
per proteggere Venezia e la sua laguna”, osserva il coordinatore della ricerca Marco Anzidei, dell’Ingv.
Secondo lo
scenario peggiore
nel
2150
il
livello del mare
“potrebbe aumentare
fino a 3,47 metri
sopra il riferimento della stazione mareografica di Punta della Salute, situata nel Canale della Giudecca, in caso di eventi estremi di alta marea, simili a quelli avvenuti nel 1966 e più recentemente nel 2019”, osservano Tommaso Alberti e Daniele Trippanera, entrambi dell’ingv e autori dello studio. A causa di questo
innalzamento eccezionale
delle acque, sempre
entro il 2150
il territorio che potrebbe essere sommerso raggiungerebbe
139 chilometri quadrati
, con un'estensione che potrebbe arrivare a
226 chilometri quadrati
. Emerge quindi, osservano i due ricercatori, che “senza ulteriori interventi specifici Venezia sarà maggiormente esposta a fenomeni di inondazione, con un impatto significativo sulla popolazione e sul patrimonio storico".
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