Un test del sangue predice il declino fisico e cognitivo negli anziani

Un semplice test del sangue è in grado di individuare la firma molecolare che predice il declino fisico e cognitivo negli anziani , distinguendo i soggetti già fragili da quelli che si trovano in uno stato intermedio tra salute e fragilità : è il risultato ottenuto dallo studio italiano pubblicato sulla rivista Npj Aging, guidato dal laboratorio Ceinge Biotecnologie Avanzate Franco Salvatore di Napoli, dall'Università della Campania Luigi Vanvitelli e dall'Università di Pavia.

La ricerca, alla quale hanno partecipato anche l'Università di Salerno, l'Irccs Fondazione Mondino di Pavia e l'Università Federico II di Napoli, apre quindi nuove prospettive per terapie che, se somministrati nel momento chiave di passaggio individuato dal test , potrebbero rallentare o addirittura invertire il processo, permettendo di invecchiare in buona salute.

In particolare, i ricercatori coordinati da Alessandro Usiello di Ceinge e Università Luigi Vanvitelli e da Enza Maria Valente di Università di Pavia e Fondazione Mondino, hanno scoperto che le persone cosiddette ' pre-fragili ', che si trovano appunto nel momento critico di passaggio , mostrano livelli più elevati di betaina sia rispetto ai soggetti sani che a quelli fragili. La betaina è una molecola che protegge le cellule da stress , dalla disidratazione , dall' eccessiva salinità e svolge un ruolo importante anche nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.

"La betaina contribuisce a mantenere bassi i livelli di omocisteina , che quando elevati comportano un incremento del rischio cardiovascolare ", afferma Usiello. "I prossimi passi saranno indagare i meccanismi biologici responsabili delle variazioni emerse nello studio - aggiunge il ricercatore - e verificare se la supplementazione di betaina o di specifiche formulazioni possa rappresentare una possibile strategia terapeutica per favorire un invecchiamento in buona salute".

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