
Un
software
all'avanguardia della tecnologia per studiare i
materiali innovativi
promette di
avvicinare l'industria all'uso dei supercomputer
: è questa la sfida cui lavorano i ricercatori del centro nazionale Icsc nell'ambito del Tecnopolo di Bologna.
Il software si chiama '
Quantum Espresso
' e il progetto è dello Spoke 7 "Scienze dei Materiali e Molecolari" dell'Icsc (Centro Nazionale di Ricerca in Hpc, Big Data e Quantum Computing)
"Quantum Espresso è un software
open-source
nato in Italia per la
simulazione quantistica dei materiali
, ossia per
simulare
su
scala atomica
il
comportamento
di un materiale replicandolo con dei computer classici", ha detto all'ANSA, Ivan Carnimeo, dell'Istituto Officina dei Materiali del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Trieste e co-leader della sezione dedicata allo sviluppo software dello Spoke 7 di Icsc.
"Con Quantum Espresso si possono
simulare
una grande varietà di
proprietà
e
processi
, come reazioni chimiche complesse, le strutture elettroniche, ottiche e meccaniche di un materiale per migliorare l'efficienza di dispositivi elettronici, elettro-chimici, magnetici, etc", ha aggiunto Carnimeo. Nato nell'ambito della ricerca italiana, Quantum Espresso è il software open-source più usato al mondo nel settore, con oltre 40mila utenti.
"Il nostro gruppo - ha aggiunto - si occupa del miglioramento degli algoritmi in modo specifico per le Gpu, i chip usati per accelerare i calcoli nei supercomputer di ultima generazione, e il nostro lavoro si colloca idealmente a cavallo fra ricerca teorica di base e applicazioni tecnologiche avanzate". Uno strumento utile ad esempio per
progettare materiali
artificiali
non esistenti in natura
oppure per
addestrare l'intelligenza artificiale
a prevederne il comportamento complesso. Il tutto pensato, nell'ottica di Icsc, per facilitare l'accesso all'incredibile mondo del supercalcolo sia ai soggetti pubblici che a quelli privati.
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