
Piume , ali e perfino le palpebre : la cenere vulcanica ha conservato i dettagli più minuti del fossile di un avvoltoio vissuto 30mila anni fa e scoperto nel 1889 dal proprietario di un terreno alle porte di Roma. Fin da allora è stato evidente l'ottimo stato di conservazione del fossile , un caso unico del suo genere ora analizzato dal gruppo di ricerca internazionale guidato dall'italiana Valentina Rossi, dell’University College di Cork in Irlanda, con la partecipazione delle università di Pisa, Milano e Sapienza di Roma. Il risultato è pubblicato sulla rivista Geology.
“Le piume fossili sono solitamente conservate in antiche rocce fangose depositate in laghi o lagune, ma - osserva Rossi - è invece estremamente insolito che si conservino in depositi di cenere . Quando abbiamo analizzato il piumaggio dell'avvoltoio fossile ci siamo trovati in un territorio inesplorato. Queste piume non sono affatto come quelle che vediamo di solito in altri fossili”.
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