La tempesta geomagnetica è in fase calante, il picco la sera del 16 aprile

La tempesta geomagnetica che ha investito la Terra il 15 e 16 aprile è ora in fase calante : il picco è stato raggiunto la sera del 17 aprile, tra le ore 18,00 e le 21,00, intensificando la tempesta fino a raggiungere la classe G4 , che indica un evento di severa intensità , in una scala che va da G1 a G5. Secondo quanto riportato dal sito Spaceweather.com, aurore boreali sono state avvistate anche alle latitudini dell'Europa centrale , come in Francia. La tempesta geomagnetica è ora scesa al livello G1 .

Il Centro di previsione meteorologica spaziale dell'agenzia statunitense Noaa sottolinea che la tempesta è stata favorita dall' orientamento del campo magnetico interplanetario , il campo magnetico del Sole trasportato nello spazio interplanetario dal vento solare, che ha puntato verso Sud per gran parte della giornata del 16 aprile. Nelle ultime ore, invece, l 'orientamento è cambiato verso Nord , una configurazione poco favorevole allo sviluppo di tempeste geomagnetiche ed è quindi poco probabile una nuova intensificazione.

L'evento in via di esaurimento è stato provocato dall'arrivo di una Cme, o emissione di massa coronale , cioè un'espulsione di materia da parte del Sole sotto forma di plasma. In questo caso, la Cme è stata prodotta da una cosiddetta 'protuberanza eruttiva', un tubo di plasma proiettato oltre la superficie solare dal campo magnetico, che presenta temperature più basse e densità più alte del plasma circostante.

Tra il 16 e il 17 aprile, secondo i dati forniti all'ANSA da Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all'Università di Trieste, il Sole ha emesso 6 brillamenti a raggi X di classe C. I brillamenti sono violente eruzioni di materia che sprigionano in maniera improvvisa un'enorme quantità di energia. La classe C indica però una potenza relativamente bassa : i brillamenti di questa intensità sono abbastanza frequenti e non hanno solitamente impatto sulla Terra .

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