
La capacità di provare piacere ascoltando musica è in parte ereditaria , legata a geni distinti da quelli che influenzano le abilità musicali o il godimento delle esperienze gratificanti in generale. Lo dimostra uno studio sui gemelli, pubblicato su Nature Communications dai ricercatori dell'Istituto Max Planck di psicolinguistica a Nimega, nei Paesi Bassi.
"Volevamo capire se le differenze genetiche tra individui possono determinare differenze nel piacere che le persone traggono dalla musica e cosa queste differenze possono dirci sulla musicalità umana in generale", spiega il primo autore dello studio Giacomo Bignardi, dottorando in neuroscienze cognitive all'Istituto Max Planck. Per determinare se i fattori genetici contribuiscono al godimento della musica, i ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 9.000 gemelli , in collaborazione con l'Istituto Max Planck di estetica empirica in Germania e l'Istituto Karolinska in Svezia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA