
Ansa Tecnologia
Sabato 05 Aprile 2025
Campi Flegrei catturati in 3D fino a 20 chilometri di profondità
La
caldera
dei
Campi Flegrei
è stata catturata in
nuove immagini 3D
che raggiungono la
profondità di 20 chilometri
, una soglia mai investigata finora: si tratta di un
importante passo avanti
per una
migliore comprensione
dei
meccanismi
che governano il vulcano e per lo sviluppo di
modelli predittivi più accurati
, nell’ottica di un monitoraggio dell’area sempre più completo e raffinato. Il risultato,
pubblicato
sulla rivista Communications Earth & Environment, è stato ottenuto da un gruppo internazionale di ricercatori guidato dall’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia.
“
Comprendere
l’
architettura interna
del
vulcano
è essenziale per valutare i processi in atto – dice Roberto Isaia, che ha guidato lo studio – e fornire
indicazioni utili
alla comunità scientifica e alla
gestione del rischio
”. Per raggiungere tale obiettivo, i ricercatori hanno utilizzato la tecnica della
magnetotellurica
, che misura le
variazioni naturali dei campi elettrici e magnetici
per ricostruire le caratteristiche del sottosuolo: hanno così
identificato
le
zone di accumulo del magma
e i
canali
che potrebbero facilitare la
risalita di magma e gas
.
“Indagare i Campi Flegrei non è stata solo una
sfida scientifica
, ma anche
logistica
e
tecnologica
: l’area è densamente abitata e soggetta a forti interferenze elettromagnetiche di origine antropica, che rendono l’acquisizione dei dati un’impresa complessa”, commenta Maria Giulia Di Giuseppe, co-autrice dello studio. “La capacità di rilevare zone fino a 20 chilometri di profondità è un significativo
passo avanti
nella definizione del
sistema magmatico flegreo
– aggiunge Antonio Troiano, uno dei ricercatori – e delle possibili vie di risalita per il magma e per i fluidi vulcanici”.
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