
Il nuovo razzo europeo
Ariane 6
punta presto a
realizzare 9 o 10 lanci l’anno
, ben
31
sono già stati
commissionati
: a dirlo è stato David Cavaillolès, dal gennaio 2025 amministratore delegato di Arianespace, l'azienda che fornisce i servizi di lancio europei, in un incontro con la stampa a Roma nel quale ha anche sottolineato la necessità che l’Europa prosegua e aumenti gli investimenti nel settore spaziale.
“L’
accesso allo spazio
è un
asset fondamentale
per garantire la
sovranità tecnologica europea
”, ha osservato Cavaillolès, impegnato in questi giorni in Italia per stringere le collaborazioni e le relazioni con i partner istituzionali e industriali del nostro Paese.
“Il
2024
è stato un
anno difficile
per i nostri
lanciatori
, con alcuni
problemi e ritardi
sia per Ariane 6 che per Vega C ma
ora sia molto ottimisti
e crediamo che davanti a noi ci saranno grandi successi”. Nel 2025 Ariane 6 e Vega C si preparano infatti a nuovi lanci, il prossimo con
Vega C
è previsto per il 29 aprile con la missione
Biomass
dell’Agenzia Spaziale Europea. Quest’anno
Ariane 6
ha in programma
5 lanci
, un grande avanzamento se consideriamo che con il razzo precedente, Ariane 5, sono stati necessari 5 anni prima di arrivare a una frequenza di 5 lanci l’anno”. “Con Ariane 6 confidiamo di
poter arrivare presto
a
9 o anche 10 lanci
l’anno
. Abbiamo già
31 lanci commissionati
, ma potremmo fare ancora di più se avessimo una maggiore richiesta”, ha detto Cavaillolès.
Ariane 6 e Vega C sono due lanciatori intimamente interconnessi perché i motori di Vega C sono parte della propulsione di Ariane 6 e alcune componenti e strutture di Vega C sono invece parte del complesso di Ariane 6: “Italia e Francia hanno molto da vincere stando insieme. E solo unendo le forze europee possiamo competere con i grandi player internazionali”, ha aggiunto l’Ad di Arianespace. Nei prossimi mesi Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea saranno chiamate a delineare le strategie spaziali e gli investimenti per gli anni a venire e, secondo Cavaillolès, “sarebbe importante incrementare ulteriormente gli investimenti in un settore strategico per tutto il continente”.
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