Il 2019 finisce in mezzo al guado, senza sapere dove andiamo. Non c’è solo la domanda insistente, derubricata a giochino di società, che più o meno suona così: il governo dura o no? Siamo dentro un vuoto.
L’anno era cominciato di pancia e finisce con meno livore: è già qualcosa, visto che annaspiamo nel pessimismo cosmico. Tuttavia questi ultimi anni di malapredicazione pesano, specie se l’indifferenza dei più diventa complice neutralità: populismo, Vaffa e indignazione permanente a senso unico sono stati il codice mentale di un popolo stressato, quasi lo stadio estremo e ultimo del carattere nazionale. Una variante ricreativa dopo averle tentate tutte ed esserci andati a sbattere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA