Si comprende il fastidio di Mario Draghi di fronte a ogni domanda che riguardi il suo eventuale futuro al Quirinale. Perché quella, per il presidente del Consiglio, è una partita spinosa. Il nome scelto infatti sarà determinante per le sorti del governo e del Paese, mentre ci sono in ballo le risorse del Pnnr. Il premier, con ogni probabilità, non vede l’ora di lasciare palazzo Chigi per una prestigiosa poltrona europea che gli farebbe raccogliere da Angela Merkel il testimone di “dominus” del Vecchio Continente. Ma per riuscirci non può lasciare le cose a metà in Italia. Ecco perché è verosimile l’indiscrezione riportata dalla stampa per cui, durante una cena al Quirinale, avrebbe detto a Mattarella: “Se resti tu, lo faccio anche io”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA