Il problema non sono i trombi, ma i tromboni. Mario Draghi potrà piacere o non piacere, farà anche parte della casta, dei poteri forti e dei salotti buoni, firmerà pure politiche di destra camuffandole come fossero di sinistra, ha allestito un governo con dentro (quasi) tutti i partiti anche se alla fine quelli non contano una mazza perché comanda solo lui con i suoi quattro sherpa, ha già commissariato Di Maio, Speranza e tutto il resto della vagonata di ministri e sottosegretari utili come un capezzolo sul gomito, si avvia di certo, in perfetta parabola napoleonica, a diventare presidente della Repubblica e poi monarca e infine imperatore, insomma, avrà tutti i difetti (o le qualità?) del mondo, però, ragazzi, che leader…
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