Molletta in tasca andiamo a votare

Pensatela come volete, ma purtroppo il punto più basso di questa terribile campagna elettorale non l’hanno toccato i politici, bensì i giornalisti. Quelli che, il giorno prima dell’apertura dei seggi, hanno pubblicato le pur deliranti, deprecabili, disgustose e schifose, ma “private” e anche datate conversazioni di Paolo Signorelli, portavoce del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, di FdI. Ma siamo davvero, come avrebbe detto Totò, nel “Congo Belga”?

Immaginate solo se fossero divulgate le parole che ci scambiamo con amici e conoscenti? Come ne usciremmo tutti? Questa è davvero una questione seria e allarmante di libertà, altro che l’urlare al lupo del ritorno di un fascismo che rimane confinato al livello macchiettistico. Se chi ha intrapreso l’iniziativa pensava di fare un regalo al centrosinistra, sappia che ha lanciato il solito boomerang che gli ricadrà in testa. Vedrete dopodomani quando si apriranno le urne.

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