«Violentata perché difese l’amica ubriaca dal tentativo di stupro». Gli abusi in riva al lago su due minorenni: le motivazioni delle condanne

Menaggio I giudici di Como e la sentenza sulla doppia violenza dell’agosto 2018 vicino al Lido. Il Tribunale riabilita una delle vittime: la sola a non aver abbandonato la compagna ubriaca

«… Io e le altre due amiche ci vediamo ancora, con Sofia (nome di fantasia ndr) abbiamo, avevamo almeno per me, tagliato tutti i rapporti… perché ero arrabbiata con lei per il fatto che è come se mi avesse abbandonata. Però non sapevo ancora cosa le fosse successo: quando sono venuta a scoprirlo ho avuto tantissimi sensi di colpa per non esserle stata vicino…».

A parlare è una delle ragazze che hanno denunciato di essere state violentate da quattro giovani, nell’estate di quattro anni fa in riva al lago a Menaggio. La sua voce emerge dalle motivazioni della sentenza di condanna a tre di quei ragazzi (per il quarto i giudici hanno mandato gli atti in Procura perché venga indagato), motivazioni depositate nei giorni scorsi e che offrono un retroscena clamoroso e struggente a una vicenda umanamente devastante: una delle due ragazzine abusate (secondo la sentenza), quella da cui le altre amiche si sono abbandonate perché a loro giudizio avrebbe abbandonato a se stessa la compagna di sventura (annebbiata dai fumi dell’alcol), sarebbe invece stata violentata brutalmente proprio per aver cercato di difendere l’amica ubriaca.

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