Cronaca
Giovedì 12 Ottobre 2023
Per la “mantide” della Brianza sono stati chiesti 15 anni di pena
Il processo Per il pubblico ministero «che non sia morto nessuno in questa storia è stato solo un caso». La donna comasca è accusata di aver drogato otto uomini per poi derubarli. La sentenza attesa a dicembre
La procura di Monza, al termine di una requisitoria condotta ieri mattina dal pubblico ministero Carlo Cinque, ha presentato il conto a Tiziana Morandi. La signora di 47 anni di Como e accusata di una lunga serie di rapine a vittime tra i 27 e gli 84 anni con l’utilizzo – sostiene la pubblica accusa – di benzodiazepine che venivano sciolte nelle bevande per stordirle e privarle in seguito di effetti personali, gioielli e ori.
Il pubblico ministero ha invocato una pena che è stata quantificata in 15 anni, contestando in totale otto rapine, altrettante lesioni e l’utilizzo indebito delle carte di credito. Secondo l’accusa, «che non sia morto nessuno in questa storia è stato solo un caso», motivo per cui le contestazioni si sono limitate (si fa per dire, vista l’entità della pena richiesta) principalmente a quelle di rapina e lesioni. Erano almeno una ventina i capi di imputazione messi nero su bianco dal pm monzese.
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