L’omicida ossessionato dai messaggi Whatsapp ricevuti dalla fidanzata. Venti coltellate di gelosia

Il delitto di Cadorago La Procura contesta l’aggravante della crudeltà sull’omicidio di Valentina. Verifiche sulle condizioni psicologiche e sull’eventuale assunzione di droga

L’ha uccisa per i messaggini Whatsapp. I sospetti di tradimento, la gelosia, erano tutti legati a quel telefonino lasciato in modalità silenziosa che vibrava all’arrivo di un messaggio. Uno dopo l’altro aumentavano la sua rabbia repressa, esplosa in un ingiustificabile attacco di violenza, in un tremendo omicidio. Marco Campanaro, 37 anni, è in carcere al Bassone in attesa dell’interrogatorio di convalida, che si terrà questa mattina, con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà, per aver ucciso con una ventina di coltellate la compagna, Valentina Di Mauro, 33 anni, nella casa di via Leopardi 9 a Cadorago, nella quale abitavano insieme da poco più di un anno.

Quando i carabinieri lo hanno trovato in casa, sporco del sangue della vittima e con indosso solo gli slip, Campanaro probabilmente si stava rendendo conto di quello che aveva fatto. La rabbia si era sfogata sul corpo della giovane donna, trovata riversa in bagno in una pozza di sangue, dopo che lui l’aveva colpita con svariate pugnalate sferrate con un coltello da cucina.

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