Trump presidente, a Lecco preoccupazione per i possibili dazi
ma speranze per la fine dei conflitti

Gli imprenditori del nostro territorio in attesa di capire come cambiera la politica americana dopo la rielezione del repubblicano alla Casa Bianca

«Pacificamente preoccupato». Si definisce così l’imprenditore lecchese Lorenzo Riva, presidente di Electro Adda, dopo la nuova vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane. A impensierire il mondo industriale, secondo Riva, sono soprattutto le conseguenze economico-commerciali sull’Europa della vittoria del tycoon. In un periodo particolarmente delicato per l’Ue, infatti, le elezioni statunitensi del 2024 si intersecano con importanti cambiamenti istituzionali europei. «Le dichiarazioni anticipative di Trump erano un po’ contro tutto il sistema europeo – osserva Riva - Per l’America, l’Italia è sempre stata un partner importante. E l’America, nella Nato, è sempre stata determinante, anche per la nostra sicurezza, oltre che per il resto. È un momento difficile, un momento di valutazione e, sicuramente, di innovazione. Mi auguro e mi auspico che non si ricominci a parlare di dazi per l’Europa – evidenzia l’imprenditore – Questi rischierebbero di far fermare l’economia europea, già in gravi difficoltà con la problematica e le scelte sull’automotive».

E proprio l’elezione di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti pone nuove sfide all’industria automobilistica. Al centro dell’attenzione le auto elettriche e la difesa della produzione interna. «Trump è sempre stato contrario alle auto elettriche – ricorda Riva –. Però, visto che Elon Musk è stato il suo più grosso sostenitore, probabilmente sarà cambiato qualcosa. L’economia, del nostro paese in questo momento è seriamente in difficoltà, con le guerre tra Russia e Ucraina, il conflitto in Medio Oriente che purtroppo si allarga sempre di più. Ed ora c’è il ritorno di Trump. Speriamo che magari questi quattro anni che l’hanno tenuto lontano l’abbiano portato a un ragionamento più democratico, meno forzista di quello che ha sempre espresso».

E’ necessario essere ottimisti, secondo Walter Fontana di Fontana Group di Calolziocorte: «Speriamo che, con Trump, si arrivi a una pacificazione di alcune guerre in corso, con una ripresa di rapporti che si erano interrotti – commenta – Vedendo quel che ha fatto in passato, spingerà al massimo il mercato americano ed è probabile che ci saranno penalizzazioni per noi. Bisognerà anche capire che impulso vorrà dare all’elettrico nell’automotive, alla luce dei suoi rapporti con Musk. Le industrie, qualora i conflitti finissero, ne trarrebbero sicuramente vantaggio. Non ci resta che stare alla finestra e vedere cosa accadrà nei prossimi mesi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA