Politica / Sondrio e cintura
Mercoledì 23 Ottobre 2024
Treni, Pd in stazione a Sondrio: «Situazione allo sbando»
Michele Iannotti (segretario provinciale dem): «Chiediamo l’intervento di Regione Lombardia»
Hanno scelto una location simbolica, la stazione di Sondrio, i rappresentanti del Partito democratico provinciale per una conferenza stampa sullo stato del servizio ferroviario in provincia di Sondrio e, più in generale, in Lombardia. «Siamo in uno dei luoghi simbolo del disagio quotidiano per tanti cittadini, lo abbiamo scelto in segno di solidarietà nei confronti dei viaggiatori – ha premesso Michele Iannotti, segretario provinciale dei Dem -. La situazione del trasporto ferroviario regionale è allo sbando, siamo di fronte a disservizi cronici, decennali, ma in questi ultimi due mesi si è registrato un peggioramento ulteriore che rende la vita impossibile ai viaggiatori di questa tratta. Viviamo un misto di arrabbiatura e rassegnazione, vediamo persone che utilizzavano treno frequentemente che hanno cambiato mezzo di trasporto. Studenti universitari che si organizzano per viaggiare in auto per non doversi affidare ai treni».
Michele Iannotti è chiaro: la responsabilità è di Regione Lombardia, che ora deve affrontare il problema in maniera efficace. «Il governatore Attilio Fontana si dice indignato e arrabbiato per la situazione che si è venuta a creare – afferma -. Ma sono i cittadini, i pendolari, i turisti ad essere indignati e arrabbiati. Alla Regione spetta il dovere di risolvere questi problemi, non di indignarsi. Ci aspettiamo un intervento nei confronti di Trenord, che per il 51% è di proprietà di Regione Lombardia, ma anche di Rete ferroviaria italina. Anche l’assessore Massimo Sertori che la consigliera Silvana Snider hanno mostrato indignazione per quello che avviene. Giusto, ma il nostro invito, a loro e a Fontana, è quello di alzare il telefono e chiamare il loro amico e segretario nazionale, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, perché è lui l’interlocutore per quanto riguarda i rapporti con Rfi. C’è poco da indignarsi, bisogna invece prendere in mano il problema e affrontarlo».
Gli fa eco il responsabile del settore trasporti e infrastrutture del Pd regionale, Pierluigi Morelli. «Mi viene in mente una battuta: si dice che la Lombardia è la locomotiva di Italia, ma, se è così, guardando la situazione ferroviaria c’è solo da preoccuparsi – afferma -. Ormai è quotidiano il disservizio, quella che dovrebbe essere eccezione è diventata una regola. Non ci può bastare che chi ha responsabilità si limiti a denunciare una situazione senza mettere in campo della progettualità. Si fanno investimenti per migliorare la situazione e quando si riapre si riesce a fare peggio di prima, tutto questo è paradossale. Non abbiamo bisogno di sentirci dire che le cose vanno male, lo sappiamo, vogliamo concretezza. Ai cittadini non interessa se la responsabilità è di Trenord o di Rfi, pagano e si aspettano di avere un servizio».
Infine, Iannotti fa una constatazione: «In questi anni è aumentato tutto: sono aumentati I ritardi e i disservizi, ma anche gli stipendi dell’amministratore delegato di Trenord e del direttore generale di Rfi. Ma non ci scandalizziamo, sono anni che Trenord crea disservizi, eppure pochi mesi fa è stata prorogata la convenzione per ulteriori 10 anni con un aggravio di 100 milioni di euro all’anno».
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